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Accordo per la sicurezza nei luoghi di lavoro: arrivato dopo diciotto ore di confronto Annuncio di Conte. Usb: inaccettabile

giuseppe conte presidente del consiglio

Comunicazione di Giuseppe Conte, presidente del Consiglio dei ministri:

Dopo diciotto ore di un lungo e approfondito confronto, è stato finalmente siglato tra sindacati e associazioni di categoria il protocollo di sicurezza nei luoghi di lavoro. Per il bene del Paese, per la tutela della salute di lavoratrici e lavoratori. L’Italia non si ferma.

Il governo ha assicurato ammortizzatori sociali per tutti e le fabbriche faranno qualche giorno di chiusura nell’attesa di attuare il protocollo. (Repubblica)

Mentre i sindacati confederali danno giudizi positivi riguardo all’intesa, Usb fortemente critica. Di seguito il comunicato:

“Aspettative mal riposte quelle di chi, come noi, sperava in ben altre decisioni, certamente più efficaci. Avevamo chiesto la sospensione di tutte le attività produttive. Il protocollo siglato tra Governo-Confindustra-CGIL,CISL, UIL non ferma la produzione. Questo per noi significa che le lavoratrici e i lavoratori sono considerati vittime sacrificabili”. Sergio Bellavita, coordinatore nazionale dell’Unione Sindacale di base, commenta così il documento prodotto dopo moltissime ore di confronto. “Ci piacerebbe sapere come mai – prosegue Bellavita – le raccomandazioni sulla distanza di sicurezza e gli inviti a restare a casa non valgono per alcuni lavoratori. Con il principio scandaloso della deroga, nonostante la piena pandemia, si stabilisce che si può lavorare anche a distanze inferiori al metro, purché dotati di dispositivi di protezione senza specificare quali. Prescrizione assurda perché è noto che solo il personale sanitario che opera nei reparti di Terapia Intensiva ha protezioni adeguate. A questo si aggiunge la mancanza di interventi di sanificazione preventiva dei locali prima di riaprire gli stessi ai lavoratori. contenere Non possiamo non rilevare che quel che il Governo dispone rappresenta poca cosa rispetto al necessario e rispetto anche a ciò che altre grandi aziende autonomamente hanno messo in campo per i contagi: turnazione, riduzione orari a parità di salario… L’Usb ritiene inaccettabile queste disposizioni e risponderà senza dubbio con la protesta e lo sciopero”.

Sergio Bellavita coordinatore nazionale USB




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