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Copertino: nel panino una lametta da barba. Chiuso il panificio Operazione dei carabinieri a tutela della sicurezza alimentare nel Salento

panificio copertino

panificio copertinoUna ragazza ha sporto denuncia: lei non aveva (ovviamente) bisogno di farsi la barba ma voleva mangiare un panino. E invece, nel panino, c’era proprio la lametta.

Di seguito il comunicato sull’operazione dei carabinieri:

I Carabinieri della Compagnia di Gallipoli unitamente ai colleghi del NAS di Lecce sono stati impegnati nelle scorse settimane in un capillare servizio con controlli agli esercizi commerciali e di ristorazione nonché di produzione, somministrazione e vendita di alimenti e bevande, in occasione delle festività pasquali. Durante il periodo pasquale, infatti, si registra un sensibile aumento dei consumi di generi alimentari, in particolare prodotti da forno e di pasticceria.

Gli accertamenti dei carabinieri di Copertino insieme ai colleghi del Nas di Lecce sono partiti dalla denuncia di una ragazza che lo scorso 5 marzo aveva trovato una lametta, solitamente utilizzata per il taglio della barba, all’interno di un panino acquistato presso un panificio del posto. I militari hanno proceduto, su disposizione del Dipartimento di prevenzione dell’ASL di Lecce all’immediata sospensione dell’attività e la revoca della Registrazione dell’attività, per la gravissima violazione in ordine al mancato rispetto delle norme per la tutela della salute pubblica, nonché di quelle sulla produzione ed immissione in commercio di alimenti destinati al consumo umano nei confronti del titolare del laboratorio di panificazione, M.M., 30enne di Leverano. Inoltre, in seguito al controllo dell’attività sono state contestate al gestore del forno ulteriori violazioni di legge, tra le quali: aver congelato dei semilavorati per il riutilizzo in assenza di Registrazione (ex art. 6 Reg. Ce n. 852/04); aver utilizzato un forno in pietra, ubicato nel cortile retrostante, senza titoli autorizzativi; aver deposto senza autorizzazione alimenti e macchinari vari nel garage interrato in completa assenza dei requisiti minimi di legge.
In altri numerosi esercizi commerciali in tutto il territorio della Compagnia sono state riscontrate numerose irregolarità ed elevate sanzioni per decine di migliaia di euro.

 

 

 

 




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