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Taranto, operaio disperso: Di Maio convoca sindacati e Arcelor Mittal. Con lo sciopero “rischio di spegnimento irreversibile” Il colosso siderurgico: immediato rallentamento della produzione

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Scrive Luigi Di Maio, ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro:

In queste ore a Taranto si è consumata una tragedia che ci tiene tutti in forte apprensione. Ieri sera, un operaio, Cosimo Massaro, che maneggiava una gru allo stabilimento ex-Ilva di Taranto, è stato travolto da una tempesta senza precedenti che ha causato il crollo in mare della struttura. Cosimo purtroppo è tuttora ancora disperso. In queste ore tutti gli operai dell’ex-Ilva di Taranto hanno deciso di proclamare uno sciopero, incrociando le braccia. Uno sciopero legittimo e che ovviamente sostiene le ragioni degli oltre 10.000 padri e madri di famiglia che lavorano e chiedono più sicurezza in quello stabilimento, che è grande tre volte la città di Taranto. Per effetto di questo sciopero i forni della fabbrica rischiano di spegnersi in modo irreversibile.
Ho deciso subito di convocare al ministero dello Sviluppo economico i sindacati dei lavoratori e il gestore dell’impianto per trovare una soluzione. La convocazione è per lunedì mattina. Un grande abbraccio alla famiglia di Cosimo.

Comunicato di Arcelor Mittal:

ArcelorMittal Italia informa che, a seguito del tragico incidente di ieri sera, ha immediatamente avviato un rallentamento della produzione a Taranto con l’obiettivo di mettere in sicurezza lo stabilimento nel pieno rispetto delle normative ambientali.
È fondamentale che in questo momento tutti lavoriamo in modo efficace e collaborativo: serve massima condivisione tra l’azienda, i sindacati e gli stessi lavoratori per evitare la fermata di Afo1, che è l’unico Altoforno ancora in marcia e per garantire condizioni di massima sicurezza all’interno di tutti gli impianti.




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