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Da Taranto “una battaglia di trasparenza” con sentenza del Consiglio di Stato Ordini professionali

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D seguito il comunicato:

Importante vittoria al Consiglio di Stato, una battaglia di trasparenza che parte da Taranto
Ancora una volta è partita da Taranto una importante battaglia di legalità e trasparenza negli Ordini professionali, battaglia i cui principi hanno trovato accoglimento nella sentenza del Consiglio di Stato pubblicata ieri (sentenza 990/2022)

✅ il fatto :

 I soci fondatori di  Libra Avvocati, gli avvocati Fabrizio Nastri e Mirella Casiello,  hanno sostenuto le ragioni di un avvocato bolognese, Michelina Grillo, che reclamava l’ostensione di alcuni documenti riferibili ad ex componenti del Consiglio Nazionale Forense.
Si tratta dei consiglieri la cui elezione nel 2021 è stata dichiarata illegittima perché avvenuta dopo due mandati già svolti.
Il Consiglio di Stato, riformando totalmente una sentenza del Tar Roma, ha stabilito ieri che gli Ordini professionali devono attenersi alle medesime prescrizioni previste per gli enti pubblici.
Il Consiglio di Stato ha dunque chiarito che chiunque ha diritto a chiedere ed ottenere l’ostensione dei dati riguardanti i gettoni percepiti dai Consiglieri, le indennità, il rimborso delle spese, nonché cariche e incarichi eventualmente ricoperti o svolti nelle Fondazioni o in altri Enti pubblici.
In pratica, anche gli Ordini professionali (locali e nazionali) devono attenersi alle norme previste in tema di trasparenza, per esempio, per i Comuni o altri enti  locali.
La sentenza ha una portata storica per gli effetti che porterà negli Ordini professionali: in pratica non sarà più possibile rifiutare l’ostensione delle informazioni richieste, né fare riferimento a eventuali “dati aggregati”, ove esistenti.
Da oggi, insomma, anche negli Ordini professionali chiunque potrà avere contezza di come vengono impiegate le risorse che rinvengono dalla tassa annuale di iscrizione all’Albo.

 




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