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Taranto: se l’ausiliario del traffico si trova fra incudine e martello Il rigore e la rabbia

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Vigili urbani e carabinieri al lavoro a Taranto per garantire una giornata tranquilla della vigilia di festa. In viale Liguria, una delle strade del commercio, occhio a viabilità e tagliandi assicurativi e non sono mancate le sanzioni. Riguardanti anche la guida parlando al cellulare.

A Taranto, da un paio di mesi buoni, è in corso un controllo rigoroso dei parcheggi nelle strisce blu. Molto rigoroso. Troppo, talvolta? Le regole sono regole e da qui si è sempre levata la denuncia nei confronti di chi non le rispetta. Ma ad esempio, cosa deve fare un ausiliario del traffico che ormai ha segnato la targa di quell’auto che si trova con la ruota quasi del tutto in linea con la striscia blu? Deve sanzionare. Non ha alternative. Né ha alternative per la seconda fila, pure in caso di sosta con l’automobilista nel veicolo. Deve sanzionare. Le regole dettate sono chiare. Anche se magari confliggono con la legge ad esempio in materia di uso dei cellulari (arriva una chiamata, si deve accostare e parlare. Ma si è in seconda fila. Si rispetta e si vìola nello stesso tempo).

La regolamentazione dell’Amat, da qualche mese in qua, è dunque rigorosissima nell’applicazione. Davvero ai limiti della pignoleria. Meglio questo che l’opposto, ovviamente. Ma poi, quando si vedono momenti di tensione come stamani fra automobilista e ausiliario, non stiamo a stupirci. E per l’ausiliario, talvolta, è come essere fra incudine e martello. Fra la pretesa del rigore assoluto e la rabbia degli automobilisti.




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