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Acciaierie d’Italia: oggi consiglio di amministrazione. Autotrasportatori: crediti non riscossi per venti milioni di euro. Primi risarcimenti ad abitanti nel quartiere Tamburi Ex Ilva

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Rinviata l’assemblea del 22 dicembre, è in programma oggi il consiglio di amministrazione di Acciaierie d’Italia. Socio pubblico e socio privato hanno idee diverse riguardo alla gravissima situazione debitoria, nonché riguardo al modo per risanarla, del gruppo siderurgico che ha in quello di Taranto il più importante stabilimento. Il governo, che domani incontrerà i sindacati, ha in programma di realizzare un dossier da sottoporre nei prossimi giorni ad Acciaierie d’Italia. L’ipotesi di un prestito ponte non è esclusa.

In una manifestazione di autotrasportatori di Casartigiani ieri davanti ad una portineria del siderurgico tarantino, quei lavoratori hanno evidenziato di aspettare il saldo del debito che il gruppo ha nei loro confronti: venti milioni di euro circa complessivi. A questi vanno aggiunti quelli con le aziende dell’indotto, oltre a quelli per la fornitura di gas, i costi di produzione eccetera, cosa che fa ipotizzare una necessità di ricapitalizzazione per circa un miliardo e mezzo di euro.

Circa quattrocento famiglie tarantine, residenti nel quartiere Tamburi, i cui immobili (240 ma per marito e moglie cointestatari gli indennizzi sono due) si sono deprezzati a causa della disastrosa situazione ex Ilva, si sono viste saldare da Ilva in amministrazione straordinaria (che è proprietaria degli impianti del siderurgico) indennizzi per tre milioni e mezzo di euro complessivi. Delle 416 istanze, alcune non ancora soddisfatte per problemi relativi agli iban.




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