Di seguito il testo dell’interrogazione che il deputato Gianfranco Chiarelli ha presentato oggi ai ministri del Lavoro, dell’Ambiente, dello Sviluppo economico e dell’Economia:
E’ nota la grave emergenza ambientale che interessa la provincia di Taranto, a causa del significativo impatto prodotto dalla grande industria, Ilva in primo luogo, ma anche Eni e Cementir.
· A seguito dell’azione giudiziaria promossa dalla Procura di Taranto nel 2012, sono stati adottati vari provvedimenti, raccolti nell’ambito di numero otto decreti e successive conversioni in legge.
· I provvedimenti di cui sopra, tra cui la assunzione diretta della gestione da parte dello Stato, attraverso il commissariamento e la amministrazione straordinaria, puntano al rilancio del siderurgico e alla sua contestuale ambientalizzazione, attraverso la piena attuazione dell’ AIA.
· Lo stato dell’arte evidenzia un significativo ritardo nell’attuazione del piano di ristrutturazione, che ha ormai pregiudicato sul piano del rilancio della produzione le potenzialità di mercato dell’azienda, che continua a perdere importanti commesse e a maturare debiti.
· L’accentuarsi delle difficoltà di natura economico-finanziaria hanno messo in ginocchio l’intero comparto dell’appalto industriale.
· Le aziende dell’appalto Ilva sono aggredite dai creditori a causa della mancata liquidazione del credito vantato nei confronti dell’Ilva, e della riduzione delle commesse.
· Alla emergenza di natura economica si associa quella ambientale che tarda ad essere risolta.
· In questi giorni l’ ARPA Puglia ha scritto ai referenti istituzionali regionali e locali segnalando alcuni picchi di emissione nocive, e raccomandando di adottare procedure specifiche per prevenire gravi ripercussioni sulla salute dei cittadini, soprattutto in presenza di giornate particolarmente ventose (wind-days, fenomeno denunciato anche da associazioni locali).
· In questo contesto di emergenza totale si inserisce anche il perdurare di condizioni di lavoro che mettono a rischio la salute e la stessa vita dei lavoratori. Ancora oggi si registra, purtroppo, l’ennesimo incidente mortale che ha coinvolto un dipendente di una ditta dell’appalto che opera all’interno dello stabilimento siderurgico.