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Avvocati amministratori: le polemiche a Cellino San Marco e Martina Franca Nei confronti di un sindaco e di un vicesindaco

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A Cellino San Marco è sindaco un avvocato. Chissà quanti altri ce ne sono in Italia. Ma lui ha un problema specifico. Nella seduta del consiglio comunale sul tema del contrasto al racket,  giovedì, la rappresentante di un’associazione ha contestato duramente il primo cittadino che, da penalista, ha difeso uno che (a giudizio della donna) si è reso responsabile di estorsione nei confronti di un cittadino di Cellino San Marco. Come dire, da sindaco lo tuteli e da avvocato gli vai contro? Un problema di opportunità, o di incompatibilità vera?, quello sollevato dall’esponente dell’associazione antiracket.

A Martina Franca, invece, un avvocato fa il vicesindaco. Qui è venuto fuori un altro problema (falso, stando alla legge). L’amministrazione comunale paga i contributi all’avvocato. Vari cittadini, vari avvocati anche, hanno protestato, nel senso di dire non riusciamo noi a pagarceli per noi e come comunità dobbiamo pagarli a lui? Un falso problema, perché la legge gli dà ragione. Semmai, nell’ambito di una spending review molto spesso annunciata a livello nazionale, anche questo tipo di problemi potrebbe essere affrontato. Piuttosto, nel caso specifico, il vicesindaco avvocato è stato molto pronto a rispondere alle polemiche, visto che ha ragione. Magari ci si aspettavano risposte sul perché un suo strettissimo collaboratore è stato colto ad affiggere manifesti abusivi, o ci si attendevano risposte su come sia stato possibile installare un palco per uno spettacolo, sullo scivolo per i disabili di un marciapiede (lui è assessore alla Viabilità) o ancora ci si attendevano risposte su come, ora che è amministratore pubblico, faccia prendere per buone alla città cose (vedi in tema di tributi) sulle quali, quando era all’opposizione, aveva fatto il diavolo a quattro. Ecco, su questo il vicesindaco avvocato non risponde. Su questi che sono i veri problemi, secondo il giudizio di questo blog, della sua maniera di condurre l’azione amministrativa. Peraltro a Martina Franca, l’amministrazione comunale non eroga solo i contributi all’avvocato, ma paga anche una parte dello stipendio all’azienda di cui è dipendente l’assessore alle Attività produttive. Ma chi scrive, al riguardo, ha assistito al silenzio totale da parte di tutti gli altri che ora gridano, più o meno, allo scandalo per la vicenda del vicesindaco. Ma se tutto ciò è previsto dalla legge, offrire anche una sponda per rispondere, a chi avrebbe da rispondere ai problemi qualitativi di un’azione amministrativa così così (molto così così), non è stato l’attacco del secolo. Fatto salvo, per chi fa il lavoro dell’informazione, il concetto secondo cui l’informazione è racconto critico della realtà e non attacco tanto per.

(foto: fonte togheforensi.it)

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5 Comments

  1. Motivi di opportunità per entrambi i casi. L’avvocato di Cellino avrebbe fatto bene a rinunciare alla difesa, quello di Martina avrebbe fatto bene a rinunciare ai contributi (circa 4000 € l’anno), entrambi avrebbero fatto un figurone! Ma le debolezze umane le conosciamo.
    Per il caso di Martina poi si aggiunge la “doppia morale”: una per quando si è opposizione ed una per quando si è in maggioranza. Anzi c’è l’aggravante perché si fa peggio di quelli che si è combattuto.

    1. Grazie per il suo intervento. La vicenda di Cellino San Marco, peraltro, appare più spinosa. Il dovere, da professionista, di garantire la migliore difesa possibile all’assistito, è di primaria importanza. Come lo è, naturalmente, il ruolo di primo cittadino nell’azione politico-amministrativa a beneficio della collettività che lui amministra. (agostino quero)

  2. Rilevo, purtroppo, che non si è letta la dichiarazione postata sui social network dal noto professionista. Egli dedica l’intera giornata all’attività amministrativa. Pertanto il versamento contributivo gli è dovuto per Legge, salvo dimostrare il contrario.

    1. Grazie per il suo intervento. Se la sua riflessione è rivolta a questo blog rilevo io, purtroppo, che lei non ha letto ciò che è stato scritto da questo blog. Ovvero, che nel caso specifico il professionista ha ragione. Se è rivolta ad altri, la riflessione, posso concordare con lei. (agostino quero)

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