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Puglia: giunta regionale, tre donne M5S e due esterne per la parità di genere Michele Emiliano potrebbe tentare questa strada per la rappresentanza femminile nell'esecutivo. Sanità: quasi certo incarico a Nunziante dopo un interim del presidente

sede giunta regione puglia

Non una ma tre. Potrebbe arrivare non solo ad Antonella Laricchia ma anche ad altre due consigliere regionali del movimento 5 stelle la nomina ad assessore regionale della Puglia. Il presidente Michele Emiliano mira alla parità di genere nell’esecutivo, sarebbero cinque donne su dieci componenti, però la sua maggioranza in seno al consiglio regionale ha zero donne. Due esterne, il massimo consentito dallo statuto della Regione: e per le altre tre, sguardo nel gruppo consigliere M5S, lì dove di donne ce ne sono (in Forza Italia ce n’è una ma forse non è il caso, sul piano politico). Così Michele Emiliano riuscirebbe a quadrare il cerchio, operazione di estrema difficoltà peraltro. Laricchia ha già detto no, da sola, figurarsi se fossero tre. Però l’esecutivo va formato e deve tenere conto di tante caratteristiche, poste dalla legge e dallo statuto.

La giunta regionale deve essere formata da dieci, come detto. Qualora dovesse essere raggiunto l’equilibrio di genere, si ipotizzano i cinque uomini: Antonio Nunziante, ex prefetto di Bari e primo degli eletti nella sua lista pro-Emiliano, sembra destinato alla Sanità, dopo un primo periodo di interim del presidente. Si ipotizza l’assessorato alla Cultura e al Turismo per Sergio Blasi, il primatista di preferenze il quale, fra l’altro, è il “padre” della Notte della Taranta, ai tempi in cui era sindaco di Melendugno. Insomma, sul campo ha già fatto vedere che ci sa fare. Mario Loizzo viene dato sia come presidente del consiglio regionale sia come assessore ai Trasporti, cosa che (si dice) preferirebbe. Un posto da assessore anche per Giovanni Giannini, si ipotizza, così come uno per Pino Romano e uno per Salvatore Negro, dei centristi. Peraltro ci sarà da tenere conto della ripartizione territoriale, con Taranto, Foggia e Bat che non potranno rimanere senza rappresentanza, dunque di scrematura, aggiunte o rimozioni, ancora molte rischiano di essercene, prima di arrivare al risultato.




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