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Siderurgico, polo eolico offshore ed altro’ incontro tra il presidente di Confindustria Taranto ed il ministro dell’Ambiente Due consiglieri regionali pugliesi chiedono una seduta monotematica sull'ex Ilva

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Di seguito un comunicato diffuso da Michele Mazzarano, consigliere regionale della Puglia:

I Consiglieri regionali Michele Mazzarano (Pd) e Marco Galante (M5S) hanno presentato alla Presidente del Consiglio regionale Loredana Capone la richiesta di una seduta monotematica e straordinaria della massima assise regionale sulla vertenza ex Ilva.
“L’attualità, che vede l’acciaieria ionica al centro di una gravissima crisi, impone un approfondimento immediato – dichiarano Mazzarano e Galante – e una presa di posizione della massima assise pugliese.
Siamo di fronte alla chiara intenzione di Arcelormittal di portare a fine corsa la storia dello stabilimento. Molto preoccupante è la situazione economica del contesto locale: grave crisi delle aziende dell’appalto, piegate dagli effetti dei ritardi nei pagamenti e la critica situazione in cui versano circa 15.000 lavoratori con le loro famiglie. Va pertanto ribadito con forza – concludono i due consiglieri- che l’unica strada percorribile è quella della nazionalizzazione della fabbrica e il Governo deve lavorare immediatamente a questa unica soluzione”.

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Di seguito un comunicato diffuso da Confindustria Taranto:

All’indomani della conversione in legge del cosiddetto Decreto Energia, recante misure urgenti in materia di energia, interventi per sostenere il potere di acquisto e a tutela del risparmio (pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 278 del 28 novembre 2023) , il Presidente di Confindustria Taranto Salvatore Toma ha incontrato nella sede romana del competente Ministero il Ministro all’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin. Il vertice di Confindustria Taranto ha illustrato al ministro le molteplici attività che l’associazione degli industriali di terra jonica sta portando avanti nel segno della diversificazione produttiva (cantieristica, nautica da diporto, eolico on shore e off shore), sostenendo le imprese nel percorso della transizione economico produttiva. Quindi, l’attenzione si è spostata su questioni di particolare rilevanza per l’area di Taranto. La prima, proprio in relazione alla legge appena pubblicata, è stata mirata a valutare la possibilità che Taranto, come previsto dal provvedimento del Consiglio dei Ministri, possa essere sede di un polo industriale per l’eolico off shore al sud.  Da parte del Ministro, è stata in questo senso assicurata la massima attenzione allo scalo portuale jonico, in quanto avrebbe tutti i requisiti necessari al fine di poter diventare sede del polo cui la legge fa riferimento.  Un auspicio che il Presidente Toma ha più volte sottolineato al Ministro Pichetto Fratin anche e soprattutto in virtù di uno sviluppo del settore – quello eolico – già avviato e soprattutto in fortissima evoluzione.
La seconda questione posta all’attenzione del ministro – seconda certo non per importanza – ha riguardato le alterne vicende che investono lo stabilimento ex Ilva, con particolare riferimento allo stato dell’arte dei processi di decarbonizzazione, per i quali il Governo ha confermato l’impiego di un miliardo di euro spostandolo dal Pnrr al fondo FSC: una scelta, è stato ribadito dal Ministro, voluta proprio in virtù di precise necessità. In particolare, la possibilità di poter spendere nei modi e tempi giusti tutte le risorse messe a disposizione senza quei vincoli temporali che invece il Pnrr avrebbe imposto. Il Ministro dell’Ambiente, a questo proposito, ha assicurato che le risorse saranno a breve allocate nel Fondo Coesione e Sviluppo, anche e soprattutto per consentire a Dri Italia – che a partire da gennaio prossimo avvierà un rapporto di collaborazione con Confindustria Taranto – di procedere con l’attività dell’impianto, indispensabile per poter parlare di conversione in chiave green dello stabilimento siderurgico. Da parte del Presidente Toma, è stata sottolineata l’urgenza di garantire tali risorse perché le stesse sorti dello stabilimento, su cui gravano al momento una serie di incognite, sono legate a doppia mandata a quelle dell’auspicato processo di decarbonizzazione. Da parte del Presidente è stato inoltre manifestato l’auspicio che il futuro dello stabilimento siderurgico più grande d’Europa e di importanza strategica a livello nazionale passi anche attraverso una piena consapevolezza – da parte del governo – di  doverne garantire la continuità con tutto l’impegno e gli sforzi possibili, nel segno della ecosostenibilità e dell’innovazione, già portato avanti, in Europa, dalle famiglie dell’acciaio italiano.
Da ultimo, il Presidente di Confindustria Taranto si è soffermato, nel corso dell’incontro con il Ministro, sulla avvertita necessità del territorio jonico di dotarsi al più presto di un Commissario per le Bonifiche, essendo cessato l’incarico ricoperto, in tal senso, dall’ex Prefetto di Taranto. Una istanza che il ministro ha accolto con precise rassicurazioni circa i tempi – che saranno brevi – di insediamento del prossimo responsabile degli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell’area di Taranto, fondamentali ai fini dello sviluppo complessivo e sostenibile del territorio.
Il Presidente Toma, nel dare atto al Ministro della grande disponibilità, lo ha ringraziato per la particolare attenzione dimostrata verso il nostro territorio e, invitandolo a Taranto, ha auspicato il prosieguo di una interlocuzione costante sui temi più urgenti per l’area jonica.

 

 

 




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