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Teleperformance: il vertice di Roma si chiude nella notte con un rinvio che fa sperare Prossimo incontro, 10 luglio. Massafra, segretario provinciale Cgil Taranto: non è la soluzione ma una buona apertura. Lumino, Slc Cgil: "si passa dal costo del lavoro alla politica di settore, come abbiamo sempre voluto"

teleperformance assemblea

Aggiornamento a questo link:

https://www.noinotizie.it/26-06-2015/teleperformance-dalla-fine-alla-svolta-storica-i-sindacati-ci-credono/

Alle due di notte la sospensione del vertice. Con questa prospettiva: nuovo incontro il 10 luglio. Il governo si è impegnato a cercare soluzioni al problema delle tariffe verso i committenti. Nel frattempo si lavorerà sul fronte delle flessibilità contrattuali. Insomma, il vertice al ministero del Lavoro sulla vertenza Teleperformance, dopo circa 14 ore, si aggiorna con un’apertura verso i sindacati, un’altra verso l’azienda. Giuseppe Massafra, segretario provinciale Cgil Taranto, dice appunto che “non è la soluzione ma una buona apertura”. Del resto, per ora lo sfacelo non c’è. E il govegno decide (finalmente) di affrontare anche il tema del costo, basso quando non illegale, delle tariffe concesse ai committenti. “Per la prima volta la vertenza di Teleperformance non va sui costi del lavoro ma sulla politica di settore, così come abbiamo sempre voluto” dice Andrea Lumino, segretario provinciale Slc Cgil di Taranto. Ancora: il termine dell’accordo 2013, quello che l’azienda vuole rinnovare e i sindacati no, scadrà il 10 luglio. Sospesa la societerizzazione dei call center di Taranto e Roma, fino a quel termine. La societerizzazione sarebbe la dismissione, di fatto, dei due insediamenti.

Vertice fiume, a Roma, dunque. Un fiume tortuoso.

Da una parte. Confindustria e Teleperformance. Dall’altra, sindacati e sottosegretario al Lavoro, la pugliese Teresa Bellanova. L’incontro al ministero del Lavoro, per la crisi di Teleperformance, era composto così, al tavolo. Da risolvere in extremis, se possibile, le situazioni di Taranto e di Roma, call center ritenuti un peso dal punto di vista economico per l’azienda. Va bene, invece, a Fiumicino.

Per il sindacato, la Cgil va con Andrea Lumino, segretario provinciale Slc (settore comunicazioni) e Giuseppe Massafra, segretario generale tarantino Cgil. In ballo, per il call center ionico, 2400 posti di lavoro. L’incontro è l’ultima spiaggia.

All’inizio, ognuno resta delle sue opinioni. Poi gli incontri separati, il ministero e ciascuna delle parti.

Andrea Lumino, Slc Cgil: “Il Ministero ha ascoltato le sigle sindacali ed è stata ribadita la posizione: accordo del 2013 non rinnovabile e trattativa solo nei limiti del contratto”.

Poi è stata la volta del confronto fra ministero e azienda. E poi è stato confronto fra governo e sindacati, poi ancora con l’azienda, poi con i sindacati e così via. Una cosa estenuante, alla ricerca di una sintesi estremamente difficile da trovare. Per ora c’è un rinvio. Che fa sperare i 2400 dipendenti di Teleperformance di Taranto e i loro colleghi di Roma.




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