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Elezioni politiche 2018: Gentiloni capolista in Puglia, l’idea di Renzi per trainare il Pd verso la guida del nuovo governo Due situazioni emblematiche: quella di Taranto e la sfida con D'Alema. Il presidente del Consiglio sarà capolista a Roma, probabilmente anche in Piemonte. Movimento 5 stelle: oggi e domani le parlamentarie

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Oggi e domani le parlamentarie, così nel movimento 5 stelle si scelgono i candidati valle elezioni politiche del 4 marzo. Candidati anche pugliesi, ovviamente.
Intanto, sul fronte Pd che secondo il segretario Renzi si gioca lo scettro di primo partito proprio con M5S, si dà per sempre più probabile la candidatura in Puglia di Paolo Gentiloni. Con specifiche possibilità proprio riguardanti Taranto.
Ragionamento di Renzi: sarà un esponente del partito più suffragato a ricevere l’incarico di fare il governo (visto che non vincerà nessuno, nel superare quota 40 per cento e prendere tutto) dunque il Pd deve arrivare primo. E schiera, nelle situazioni maggiormente significative, il più autorevole che ha. Taranto significa la conduzione di un caso complicatissimo come quello dell’Ilva, col riconoscimento di autorevolezza arrivato a Gentiloni anche da chi si è messo molto di traverso al decreto governativo, Michele Emiliano. La Puglia significa contrapporre il candidato di punta a quello di punta di Liberi e uguali, un leader del calibro di Massimo D’Alema che è dato della partita elettorale in questa regione.
Gentiloni sarà capolista a Roma e, si considera concreta questa ipotesi, anche in Piemonte. L’imminente riunione del vertice Pd sarà probabilmente il passo avanti definitivo anche per la candidatura in Puglia.

Nel pomeriggio è pervenuta la nota di alcuni esponenti di Noi con l’Italia. Di seguito:

È comprensibile che in questi giorni dedicati dai vari movimenti politici alla definizione degli accordi programmatici, e, naturalmente alle candidature, ci sia un certo fermento che si manifesta prevalentemente attraverso gli organi di informazione, alimentando un naturale dibattito che trova terreno fertile nei principali social. Per quanto legittima ogni libera espressione del pensiero, alcune affermazioni assolutamente prive di fondamento, rischiano però di creare solo confusione. È il caso di ciò che stiamo leggendo in questi giorni sulla stampa locale; in particolare, soffermandoci su ciò che ci riguarda da vicino, restiamo letteralmente basiti riscontrando titoli che parlano di candidatura in bilico per l’onorevole Chiarelli. Non solo riteniamo tale ipotesi assolutamente priva di qualunque fondamento, ma segnaliamo che la sua riproposizione non è mai stata messa in discussione. Naturalmente in questa fase molto delicata si stanno verificando tutte le ipotesi in un’ottica di necessaria strategia elettorale. Per questo al momento non sono state rilasciate dichiarazioni ufficiali. Al solo scopo di sgombrare il campo da equivoci derivanti dalle notizie apparse in questi giorni riteniamo utile qui ribadire le ragioni per cui, a nostro parere, sarà certamente riproposta la candidatura dell’onorevole Gianfranco Chiarelli. Possiamo riferirci ad almeno due aspetti: uno riferito all’attività svolta in questi cinque anni del suo primo mandato alla Camera dei Deputati, l’altro relativo all’impegno politico all’interno del partito. In questi anni, sicuramente non facili per il Paese, in un ruolo, quello dell’opposizione, che non consente grandi spazi di manovra, soprattutto in presenza di governi che hanno fatto largo uso del ricorso al voto di fiducia e alla decretazione d’urgenza, Chiarelli si è distinto per una presenza costante e fattiva sia nei lavori d’Aula sia in quelli della Commissione Giustizia, all’interno della quale ha fatto valere le sue consolidate competenze di professionista che da diversi decenni opera nel campo della giustizia. Nonostante i grandi limiti che il regolamento della Camera impone per chi siede nei banchi dell’opposizione, ha presentato diverse proposte di legge di cui come primo firmatario quelle sull’equo compenso, sulla disciplina dei giudici di pace e sulle misure cautelari; è stato protagonista assoluto nella tutela del commercio ambulante che si voleva ulteriormente penalizzare attraverso l’applicazione della direttiva Bolkestein. Tante le interpellanze presentate su diverse questioni che attengono in particolare il nostro territorio, a cominciare dalla nota vertenza Ilva. È stato tra i firmatari di una mozione molto importante sul bullismo e cyberbullismo. Come componente della Giunta per le Autorizzazioni, del Comitato Parlamentare per i Procedimenti di Accusa, e del Collegio d’Appello, si è occupato dei più importanti casi che hanno riguardato parlamentari in questi anni. Il secondo aspetto riguarda l’impegno politico che si è caratterizzato essenzialmente per la sua coerenza e indiscutibile lealtà;ha riportato il centrodestra a governare la provincia di Taranto, recuperando anni di isolamento ed emarginazione politica. Ha scelto di non tradire i valori alla base del progetto politico per il quale è stato eletto nel 2013, ed ha seguito tutte le vicende che hanno caratterizzato il movimento guidato da Raffaele Fitto, svolgendo un ruolo di assoluto protagonista delle scelte che hanno portato oggi alla nascita di un nuovo soggetto politico, che rappresenta in modo chiaro i valori del Popolo dei moderati e liberali. E, in ultimo, ma non per rilevanza, è sicuramente portatore di un ampio consenso popolare, come tutte le competizioni elettorali che prevedevano il voto di preferenza a cui ha partecipato testimoniano. Pertanto attendiamo solo la ufficializzazione delle liste pronti a scendere in campo per sostenere ancora e convintamente la sua campagna elettorale.

Consigliere regionale Renato Perrini
Avv. Dario Iaia (sindaco di Sava)
Dott. Luigi Laterza
Ing. Francesca Colaninno
Avv. Francesco D’ Errico.
Dott.ssa Alessandra Laghezza




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