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Femminicidi e violenze sulle donne: il rapporto della commissione parlamentare d’inchiesta Presentato all'Onu. Nella delegazione italiana della Commission on the Status of Women anche la pugliese Teresa Bellanova

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La relazione è composta di 410 pagine. I dati riportati nella tabella di fianco sono relativi al periodo 2012-2016. Di seguito, diffuso dall’ufficio studi del Senato:

Nel 2014, secondo i dati Istat, circa 4 milioni e 400 mila donne in Italia hanno sofferto abusi fisici o psicologi da parte del partner: una donna su 4 tra quelle che vivevano un rapporto di coppia. Nel 2016 sono state assassinate 149 donne, di cui 111 – tre su quattro: circa il 75 per cento – a opera di un componente della famiglia. Più di 4 mila donne hanno denunciato violenze sessuali, più di 13 mila sono state vittima di stalking – quasi la metà in più rispetto al 2011- e 14 mila hanno sporto denuncia per maltrattamenti.

Ma chi sono queste vittime? E quanti aggressori (uomini nel 90 per cento dei casi) vanno a processo? La Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio, istituita in Senato il 18 gennaio del 2017, ha tracciato la prima mappa italiana della violenza di genere, illustrandola all’Onu in occasione della 62ma sessione della Commission on the Status of Women (nella delegazione italiana anche il viceministro dello Sviluppo economico, la pugliese Teresa Bellanova, ndr).

Inediti i dati sui procedimenti giudiziari: le indagini vengono concluse in larga parte entro un anno e l’89% delle sentenze diventano definitive entro tre anni. Una percentuale molto alta dei procedimenti per violenza sessuale e omicidio volontario rimane a carico di ignoti, mentre circa un quarto delle denunce presentate contro autori noti vengono archiviate. A macchia di leopardo le percentuali di assoluzione: passano dal 12,6% del distretto di Trento al 43,8% di Caltanissetta.




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