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Lavoratori delle pulizie nelle scuole, oggi il sit-in di protesta a Bari Da Taranto i 650 dipendenti nelle aziende degli appalti. In tutta la Puglia sono tremila persone per le quali lo Stato "non ha mantenuto una serie di proteste", secondo Filcams-Cgil

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Sit-in di protesta, oggi presso il Provveditorato di Bari, di seicentocinquanta lavoratori degli appalti storici delle scuole provenienti da Taranto. «Da dicembre a casa, per questi lavoratori una serie di promesse non mantenute da parte dello Stato, per le quali a Napoli un nostro compagno ha perso la vita» evidenzia la nota stampa della Filcams Cgil.

Un fondo d’integrazione salariale per i lavoratori era stato approvato. L’Inps, però, non l’ha ancora accreditato. Molti di loro hanno perciò trascorso il Natale senza alcuna retribuzione.

«I lavoratori degli appalti storici, ex lsu, attendono che il Ministero mantenga la promessa di stanziamento di centoventi milioni di euro» dichiara Paola Fresi della segreteria Filcams tarantina. «Sarebbero dovuti arrivare a gennaio, ma oggi non è arrivato ancora nulla. Quel che è peggio, è che i lavoratori sono a casa dal 2 dicembre scorso. Quanto dovranno attendere ancora? Solo in provincia di Taranto si contano seicentocinquanta persone, tremila in tutta la Puglia».

Infine: «I lavoratori degli appalti sono gli ultimi tra gli ultimi, e quello che accade per la vertenza nelle scuole è solo una delle tante vertenze. La Cgil è stata costretta a raccogliere le firme per il referendum, perché non c’era altra strada. Ma non molliamo, non possiamo, ci sono troppe famiglie in ballo e lo Stato deve darci una risposta. Lo chiediamo anche in nome del nostro compagno che ha perso la vita durante le proteste».




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