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Lampedusa, quattro anni fa la strage di migranti in mare: 368 morti. Oggi commemorazioni, studenti da tutta Italia: anche Puglia Anche il papa andò a commemorare le vittime del disastroso naufragio

strage lampedusa

Il 3 ottobre 2013 fu una tragedia. Strage in mare, il barcone non riuscì a contenere il peso della massa di migranti a bordo. Naufragio, 368 morti. A pochi passi dalla spiaggia dei Conigli. Erano quasi arrivati, erano quasi in salvo. L’accaduto commosse innanzitutto i soccorritori, che raccoglievano persone e corpi esanimi e piangevano. Il medico di Lampedusa che ebbe a che fare con centinaia di sacchi con cadaveri: il primo, quello di un bambino. Una vicenda che atterrì la comunità internazionale, molto pronta alla disattenzione per molti aspetti e per molti periodi. Il papa, sempre attento invece alla questione dei migranti, pochi giorni dopo la strage di Lampedusa volle andare lì, per pregare, per piangere, per gettare una corona in mare, dire messa, far anche capire ai lampedusani che non erano soli.

Oggi (e in realtà da un paio di giorni) si tiene la manifestazione “L’Europa comincia a Lampedusa”. Ci sono il presidente del Senato e il ministro dell’Istruzione, fra le autorità istituzionali. Ci sono centinaia di studenti, da tutta Italia, compresa la Puglia, anche per un confronto diretto con i superstiti della strage di quattro anni fa.

Quando, semplicisticamente e in modo irrispettoso, si parla dei migranti che rubano chissà cosa a chissà chi, si pensi alla strage di Lampedusa, del 3 ottobre 2013, e a tante altre tragedie del mare, e forse viene di praticare un dignitoso silenzio. L’immagine sottostante è tratta da twitter, la scritta si trova davanti al cimitero di Lampedusa.




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