Gianpiero Palazzo è un maresciallo dei carabinieri. Vicecomandante di stazione di Rossano Calabro centro. A guidare il presidio, peraltro, il 12 e il 24 luglio c’era lui, carabiniere pugliese di Martina Franca. La sua è una storia come tante altre, di militari, pompieri, volobtari, se ne vivono ogni giorno, in questo periodo. Legate alla lotta agli incendi, che spessissimo sono dolosi. Nella località calabrese, due roghi, appunto il 12 e il 24 di questo mese. Che fossero dolosi ci sono pochi dubbi. Il primo incendio, distrutti ettari di vegetazione, ha anche messo a rischio le vite di tre disabili, che si trovavano al quarto, disagevole piano di una palazzina. I carabinieri, Gianpiero innanzitutto, sono andati a sottrarre da fumo e fiamme i tre disabili, sono finiti mezzi affumicati facendo, comunque, il loro dovere nel migliore dei modi.
Il 24 luglio la cosa è stata di gran lunga più pericolosa. Fiamme alimentate da forte vento, tizzoni che dalla vegetaziobe volavano anche a decine di metri di distanza e situazione di grande rischio per la zona del centro storico. In particolare, per un ristorante. Lì è stato anche necessario portare via sei bombole del gas, per evitare quella che sarebbe stata una strage. Nelle operazioni per venire a capo, anche con mezzi di fortuna, del rogo, qualcuno è pure rimasto ustionato. È il caso del maresciallo pugliese, ad esempio. Ora è in convalescenza. Con qualche problemino anche agli occhi. E poteva andare molto peggio. A causa di sconsiderati delinquenti che devastano l’ambiente e mettono tranquillamente a repentaglio le vite degli altri.
