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Statte, scoppio di petardo: bimbo di dieci anni perde tre dita, denunciata una donna Carabinieri

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Di seguito un comunicato diffuso dai carabinieri:

Continua, incessante, l’impegno di tutti i carabinieri del Comando Provinciale di Taranto, teso a rendere più “sicure” le festività natalizie dei cittadini della provincia ionica. In particolare, come già successo nei giorni scorsi, i militari dell’Arma hanno continuato ad effettuare controlli alla ricerca di artifizi pirotecnici illegalmente detenuti, cercando al contempo di incrementare la presenza sul territorio in un periodo dell’anno in cui ci si dedica allo shopping ed al tempo libero.

Nella tarda serata del 27 dicembre, i Carabinieri della Stazione di Statte hanno effettuato un intervento in una zona centrale della cittadina, dove un giovane, maneggiando alcuni petardi artigianali, si era procurato delle importanti lesioni. Mentre i sanitari lo soccorrevano, trasportandolo presso il Reparto di Chirurgia plastica e ricostruttiva del Policlinico di Bari, gli investigatori dell’Arma, grazie ad un’indagine lampo, sono riusciti a risalire a colei che avrebbe venduto al giovane tali ordigni artigianali, così seriamente mettendo a rischio la sua incolumità. A casa della donna sono stati trovati alcuni artifizi pirotecnici, anche di fattura artigianale, illecitamente detenuti e che, ovviamente non avrebbero potuto essere venduti ad alcuno.

Nella stessa giornata, poi, i Carabinieri della Compagnia di Castellaneta, con l’aiuto del Nucleo Cinofili di Modugno, grazie ad una accurata perquisizione in un locale commerciale del posto, hanno sottoposto a sequestro più di 7 kg di artifizi, non vendibili senza apposita licenza. Il titolare del negozio, un 28enne del posto, è stato denunciato alla Procura della Repubblica, perché presunto responsabile di detenzione abusiva di materiale esplodente.

Quanto sequestrato, in entrambi i casi, è stato affidato nelle mani esperte degli artificieri del Nucleo Investigativo di Taranto, che hanno proceduto alla messa in sicurezza degli esplosivi e successivamente alla loro distruzione.

Sia fatta salva, per entrambi gli indagati, la presunzione di innocenza sino a sentenza definitiva.

Un ringraziamento ed un apprezzamento all’etica professionale per coloro che hanno copiato la notizia originaria senza citare la fonte, cioè noi.




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