In un documento di 24 pagine, l’amministrazione di Rinaldo Melucci sintetizza il suo lavoro. Sindaco insediatosi il 29 giugno, dopo avere vinto le elezioni comunali di Taranto, quindi sei mesi all’opera per 28 sedute di giunta nei 185 giorni trascorsi fino ad oggi, con 151 provvedimenti presi. Il caso Ilva su tutti ma anche otto grandi protocolli sottoscritti, cinque piani strategici, due risoluzioni procedurali. Undici concorsi interni, 16 seminari formativi e dieci riforme strutturali, in tema di personale. Temparossa, politecnico e università, distretto urbano del commercio, il piano operativo nazionale legalità 2014-2020, i grandi temi trattati a parte quello del siderurgico. Piano delle coste, piano della zona economica speciale e quello per l’Isola madre, il piano urbanistico generale, argomenti affrontati in questi mesi. Immobili confiscati alla criminalità, mappatura del patrimonio comunale, parchi urbani e palaMazzola, in termini di patrimonio mentre, in chiave economica, affrontata l’emergenza mitilicoltura, fra gli altri impegni. Contributi e reddito di dignità, rete Sprar, fra i provvedimenti di tipo sociale mentre in tema di società partecipate e innovazione, gli impegni per la biblioteca Acclavio e la masseria Solito figurano fra le salienti attività svolte. Il quartiere Tamburi, con un’attenzione particolare e doverosa, al centro degli impegni per l’urbanistica della città. All’insegna della normalità, protagonista.
