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Terremoto: sequenza sismica. Cinque scosse in 26 minuti, paura a Napoli La più forte di magnitudo 4,9 avvertita in Campania, Lazio, Abruzzo e Molise

sisma

Epicentro nel Matese, la quarta scossa delle 18,26 è stata di magnitudo 2,8 e con profondità dieci chilometri e mezzo. La quinta della serie, alle 18,29 con stessa intensità. Ormai è lo sciame sismico successivo alla scossa principale, c’è da ritenere.

Il terremoto più forte è stato alle 18,08, stesso epicentro e stessa profondità ma magnitudo 4,9. Cinque minuti prima era iniziata la serie di scosse, magnitudo 2,9 e poi alle 18,14 c’era stato il terzo sisma, di magnitudo inferiore a tre e alla notevole profondità di 24,7 chilometri.

Paura a Napoli, gente in strada in questo tardo pomeriggio dell’ultima domenica dell’anno. Gente in strada e centralini di pompieri e forze dell’ordine praticamente in tilt, in tutta la Campania, soprattutto nella zona dell’epicentro, ovvero la zona nord della regione, fra le province di Caserta e Benevento. Ma si è avvertita distintamente anche a Salerno, la scossa principale, così come si è avvertita in Ciociaria e dunque nel Lazio, nelle zone dell’Abruzzo che ad aprile 2009 vennero devastate dal sisma disastroso dal quale ancora non ci si riprende, ed è stato avvertito, il sisma principale della serie odierna, anche in Molise.

Paura tanta, al momento (per fortuna) non ci sono altre conseguenze da registrare. Speriamo si vada avanti così.

Già la notte scorsa si era avuta, nella zona fra Irpinia e Sannio, un’attività sismica con magnitudo 2,4-2,6.

E da qualche giorno, tremano varie zone d’Italia che nei decenni scorsi hanno pagato conseguenze pesantissime e tragiche, come il messinese, l’Umbria, il già citato Abruzzo.

Ma oggi pomeriggio, domenica, a molti nel sud Italia, e anche in Puglia, è immediatamente tornata alla memoria quella domenica del 1980: il 23 novembre, il disastroso terremoto dell’Irpinia, che fece distruzione in buona parte del sud Italia.

(immagine: fonte ansa.it)




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