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Corriere del Giorno, da martedì non sarà in edicola: la solidarietà Assostampa Cessazione delle pubblicazioni il 31 marzo. Ma prosegue online

corriere del giorno

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“Ho visto girare di tutto sui social in queste ultime ore ed è giusto fare chiarezza: da martedì il Corriere del Giorno sospende la pubblicazione cartacea. PROSEGUE invece quella ON-LINE. Un gruppo di colleghi giornalisti e poligrafici sta lavorando, tra mille incertezze, a un rilancio del giornale e a un ritorno a breve nelle edicole. Ciò non toglie che chiunque se la senta può fare una offerta per rilevare la testata. Punto. Il resto sono solo legittimi romanticismi, auspici e mal di pancia” dice Gianni Svaldi, direttore responsabile del Corriere del Giorno.

L’associazione della stampa, il sindacato dei giornalisti, della Puglia ha espresso in un documento la solidarietà ai giornalisti del Corriere del Giorno. Cessazione delle pubblicazioni (su carta, c’è da precisare a questo punto) annunciata per il 31 marzo, dopodomani, per la storica testata tarantina. “Il Corriere del Giorno è una testata storica di questa regione, fondata nel 1947, ed è da sempre la voce libera e indipendente di un’intera comunità” scrive Raffaele Lorusso, presidente dell’Assostampa pugliese.

“L’auspicio è che i giornalisti sappiano trovare le energie necessarie, anche cercando sostegni e alleanze all’interno della comunità tarantina e pugliese, per ritornare al più presto in edicola. I principi e i valori della cooperazione nel settore editoriale possono ancora oggi essere alla base di valide esperienze professionali caratterizzate da una oculata e corretta gestione aziendale. Il sindacato dei giornalisti pugliesi augura pertanto ai colleghi del Corriere del Giorno di riuscire a ricostruire la propria azienda secondo parametri di sostenibilità economica e finanziaria, trovando il giusto equilibrio fra tutela dell’occupazione e costi di gestione”.

Questa la presa di posizione ufficiale del sindacato. A questo blog risulta comunque l’esercizio provvisorio fino al 18 giugno prossimo. Comunque sia, se da aprile il giornale non dovesse davvero essere più in edicola, nessuno attribuisca al direttore responsabile attuale Gianni Svaldi alcuna responsabilità, perché l’attuale direttore ha provato e prova a rimettere in sesto una situazione che è disastrosa per ciò che tutto il passato, di inefficienze e sprechi, ha causato a quella testata.




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