Di seguito un comunicato diffuso da Renato Perrini, consigliere della Regione Puglia, e di seguito un comunicato diffuso da Davide Chiovara, consigliere del Comune di Grottaglie:
Le prospettive per la sanità pugliese, che presenta già un quadro a dir poco sconfortante, sono preoccupanti. Le dichiarazioni di questi giorni di Emiliano non lasciano adito ad alcuna interpretazione: o si aumentano ancora le tasse o si chiudono diversi ospedali. Questa è la conferma, che viene dai fatti, di quanto denunciamo da tempo circa il totale fallimento delle politiche del centro sinistra e, in particolare, della gestione Vendola. Se vi fosse onestà intellettuale qualcuno dovrebbe ammettere oggi i propri errori e ricordare come quanto oggi si sta verificando sia stato chiaramente pevisto da Fitto quando, era il 2005, propose un piano di riordino che gli costò le elezioni. Ciò doverosamente premesso è evidente che non sia possibile intervenire ancora mettendo le mani nelle tasche dei pugliesi, già allo stremo per una imposizone fiscale alle stelle. Necessaria una ristrutturazione della intera rete ospedaliera. Attenzione però. Taranto ha già dato. Chiusure di ospedali e reparti. Non solo; voglio ricordare che la provincia ionica vive una emergenza sanitaria di proporzioni straordinarie a causa degli estiti nefasti dell’inquinamento ambientale. Anche di questo, tra l’altro, ho fatto oggetto di un interrogazione su cui attendo lunedì una risposta da Emiliano. In ogni caso il governatore parta dall’idea che non si chiude più nulla a Taranto; giù le mani dall’ospedale di Grottaglie e dal Moscati di Taranto.
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Giù le mani dall’ospedale di Grottaglie! La provincia di Taranto in questi anni, grazie alla sciagurata gestione delle politiche sanitarie da parte di Vendola, e dei diversi assessori che si sono succeduti, ha già pagato un caro prezzo, con chiusura di reparti, ticket, liste d’attesa. Grottaglie non può essere il caprio espiatorio, né può continuare ad essere la Cenerentola pugliese. Il sindaco Alabarese in questi anni, anziché battersi per ottenere il rispetto della nostra città, vedi per tutti l’annosa vicenda aeroporto, ha sempre e solo omologato le sue scelte rispetto a quanto i suoi sodali del centro sinistra hanno deliberato in regione. C’è da giurare che anche in questa occasione, nonostante le dichiarazioni formali, piegherà ancora la testa. Quanto sta accadendo conferma le mie perplessità del passato, quando non ho partecipato a iniziative di facciata che, fatti alla mano, non hanno sortito risultati. Come Conservatori e Riformisti alzeremo le barricate davanti al San Marco unendoci a chiunque, al di là delle bandiere di parte, vorrà difendere il sacrosanto diritto alla salute dei grottagliesi, purché, sia chiaro, si vada fino in fondo con fermezza, anche con azioni clamorose come le dimissioni in blocco del consiglio.
