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Ilva: Chiarelli, bene lo sblocco dei beni sequestrati ai Riva Il deputato pugliese interviene anche sul taglio dei fondi per l'assistenza ai malati di sindrome laterale amiotrofica (Sla)

On le Chiarelli

Di seguito alcuni comunicati diffusi dal parlamentare Gianfranco Chiarelli:

Bene la disponibilità di importanti risorse per l’ambientalizzazione dell’Ilva

Va accolta positivamente la decisione del tribunale di Milano che ha stabilito il trasferimento di 1,2 miliardi di euro sequestrati alla famiglia Riva, nelle casse dell’Ilva. Dopo i recenti rilievi del GIP di Taranto, che ha denunciato notevoli ritardi nel processo di ambientalizzazione dello stabilimento, la disponibilità di queste ingenti risorse, consentirà di superare le difficoltà finora incontrate  e ripristinare le migliori condizioni per garantire tranquillità ai dipendenti, e certezza nella realizzazione delle prescrizioni dell’ AIA. L’auspicio è che nei successivi gradi di giudizio, che è prevedibile siano attivati, non si registri un pronunciamento opposto a quello odierno rispetto ai rilievi di anticostituzionalità della norma applicata, che, sul piano della valutazione tecnico giuridica, appare oggettivamente soggetta a possibili diverse interpretazioni.

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Dopo le secchiate di questa estate, a cui non si è ovviamente sottratto il premier Renzi, la doccia fredda, da parte del governo, ha riguardato nei giorni scorsi gli ammalati di SLA. Un ulteriore conferma di come si continui a procedere con annunci ed effetti mediatici, salvo poi non risolvere alcun problema. Anzi! Nella legge di stabilità, come è ormai noto, tra le tante storture, spicca per la sua gravità la ulteriore decurtazione dei fondi destinati alla assistenza degli ammalati di Sclerosi Laterale Amiotrofica (ben 100 milioni di euro!). Fondi già oggetto di tagli da parte dei precedenti governi. Che dire? C’è solo da sperare che si sia trattato dell’ennesima “distrazione”; sicuramente daremo battaglia in Parlamento perchè si ponga il necessario rimedio.




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