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Martina Franca: asili nido, la controreplica Costo del servizio, l'ex consigliere comunale ribadisce il suo punto di vista: aumenti esorbitanti

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Di seguito un comunicato diffuso da Aldo Leggieri, già consigliere comunale di Martina Franca:

Esprimere il linguaggio della verità è fondamentale, sempre. In specie quando si discute della cosa pubblica e da chi ricopre incarichi di gestione e responsabilità politica e amministrativa. Verso i cittadini.

Mi dispiace, ma l’assessore ai Servizi sociali, col suo comunicato stampa, non ha raccontato come stanno davvero le cose circa le nuove tariffe degli asili nido comunali. E qui, in questa sede, non si stanno facendo polemiche strumentali, come qualcuno vorrebbe che si riportasse la vicenda. Ma è il problema è legittimo, di merito.

Circa il regolamento approvato in Consiglio comunale il 30 gennaio scorso, votato dai presenti, nulla quaestio, al di là del fatto che spulciandolo, abbiamo rilevato un’anomalia all’art. 6 del testo “Criteri per la formulazione della graduatoria” dove è scritto che “i predetti criteri possono essere integrati o modificati con delibera di Giunta comunale, sentito il parere dei Coordinamento nidi” (questa disposizione non può essere legittimata secondo il Tuel, perché per modificare una parte di una delibera di Consiglio comunale, in questo caso un regolamento, non si può demandare alla Giunta ma è sempre l’assemblea consiliare che deve prevedere una disciplina eventualmente diversa). ..

Ma il punto è un altro. Chi ha stabilito le tariffe e le quote di compartecipazione a carico dei genitori dei bimbi è la Giunta comunale, con delibera n. 155 del 5 aprile scorso. E qui che sono state decisi degli aumenti esagerati e insostenibili a danno delle famiglie. Basta confrontare le tariffe che per anni, fino all’anno scorso, erano in essere e quelle previste da settembre prossimo. La gente se ne sta rendendo conto, dal momento che ora, presso le strutture d’infanzia, è disponibile la modulistica per l’iscrizione (per altro rilasciata in notevole ritardo rispetto agli altri Comuni e che non è nemmeno chiara rispetto agli anni passati, dove veniva riportato limpidamente il costo da sopportare, invece ora c’è una cifra più “la percentuale del valore residuo”, che significa di 600/615 euro!).

I fatti sono importanti. E i fatti dicono che per iscrivere i bimbi all’anno educativo 2018/2019 a Martina Franca, rispetto a tanti altri Comuni del territorio il peso a carico delle famiglie sarà pesantissimo.

E veniamo sempre al merito.

E vero, per chi dichiara al fisco un ISEE pari a zero o basso c’è una riduzione, anche se fino all’anno scorso, con un ISEE fino a 5164,57 euro le spesa a carico oscillava tra i 51,65 e i 103,29 euro. Anzi, in alcuni casi, sulla base di una relazione da parte dell’assistente sociale, alcune famiglie disagiate potevano essere completamente esonerate dal pagamento.

Lo sappiamo bene, perché il sottoscritto, fino al 2016 era componente della Commissione Servizi sociali, con presidente l’ex collega Demita, con assessori al ramo Infante prima e Pasculli poi. E infatti dal 2012 fino al 2016 nulla era stato cambiato per gli asili nido perché andava bene così. Ma proseguiamo l’analisi.

A seguire, con un ISEE da 10001 euro fino a 13000 (stiamo parlando un modesto stipendio di un solo genitore) prima il costo oscillava tra i 154 e i 163 euro, adesso 168 euro. Ora partono le stangate: con un ISEE da 13001 fino 15000 euro, prima si pagava 164/172 euro, ora 244 euro. Con un ISEE da 15001 fino a 20000 prima si pagava 172/190, ora 321 euro. Con ISEE da 20001 fino a 25000 prima si pagava 191/209, ora 397,5 euro. Con un ISEE da 25001 fino a 30000 prima si pagava 211/229, ora 474 euro. Con un ISEE da 30001 in su, prima si pagava massimo 236 euro, ora a seconda delle fasce superiori si arriverà a 550 fino a 627 euro. QUESTI SONO I FATTI, INQUIETANTI!

Per cui era prima che veniva garantita la “progressività” tenendo conto della capacità contributiva, come prevede la Costituzione, che conosciamo molto bene! E non è vero che ora il sistema è più equo, come è stato dichiarato da Schiavone.

Il problema, oltre che di carattere economico, è anche a questo punto di visione culturale. Distorta. Errata. Perché con questa delibera, la Giunta, in modo parossistico e ingiustificato, hanno voluto colpire i lavoratori. Padri e Madri di famiglia che lavorano, che producono, che fanno sacrifici per farsi una casa, che mettono al mondo dei figli, che concorrono allo sviluppo della comunità. Si è voluto colpire il ceto medio, neanche medio, medio-basso, quello normale, quello che riguarda la stragrande parte delle giovani famiglie martinesi. Un gravissimo errore di prospettiva e di sostegno al welfare, alla crescita civile delle giovani generazioni.

Qualcuno, come ho già dichiarato, verifichi e faccia una comparazione con gli altri Comuni del territorio e veda che per iscrivere i bambini agli asili nido, che sono luoghi fondamentali, di crescita, socializzazione, ed educazione, i costi da parte dei cittadini sono molto più bassi e sostenibili!

Per cui, in definitiva, si intervenga con atti amministrativi e si correggano le sperequazioni e le ingiustizie. Chi capisca la gravità della situazione e abbia un minimo di buon senso porti la discussione in Consiglio comunale! I genitori già si stanno organizzando e formeranno un comitato civico di sensibilizzazione alla problematica.

LONA


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