Un lavoratore dell’Ilva si presentò ai soccorritori con ustioni alle gambe e al basso ventre. Però gli indumenti di sicurezza non erano bruciati. Questo inospettì e da lì partì un’indagine, svikuppatasi in un processo. A conclusione del primo grado, condanna di un anno per il collega di lavoro dell’operaio ustionato. I giudici hanno stabilito che non di incidente si trattò ma di scherzo.
Di Ilva si è occupata Confindustria Taranto che in un documento fa capire chiaramente cosa significherebbe il blocco dell’altoforno 2, sequestrato dopo la morte di Alessandro Morricella: sarebbe la fine. Andare avanti con un solo altoforno (rimarrebbe attivo solo il 4) significherebbe, secondo gli industriali tarantini, decretare llo stop del siderurgico e l’impossibilità di risalita dalla crisi gravissima che sta attraversando. Nei prossimi giorni sarà decisa, dal riesame, la prescrizione imposta dalla procura della Repubblica: sequestro senza facoltà d’uso dell’altoforno 2.