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Agricoltura/ Capocollo sia testimone di Martina Franca nel mondo Le nuove misure contenute nel PSR presentate a Palazzo Ducale. Cassandro: "ogni prodotto va venduto sempre col territorio d'origine"

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PSRDi Mauro Mari

Si è svolto questa sera nella Sala del Museo delle Pianelle di Palazzo Ducale l’incontro sulle nuove misure contenute nel Piano di Sviluppo Rurale 2014/2020.

Presenti l’assessore alle attività produttive di Martina Franca Nunzia Convertini, il sindaco Franco Ancona, il dott. Cassandro, titolare dell’omonima società di servizi, attiva nel campo della progettazione e dei finanziamenti in ambito rurale. Intervenuto anche Donato Pentassuglia, presidente della commissione regionale per le attività produttive della Regione Puglia.
Il dott. Cassandro ha tracciato le linee guida della futura programmazione comunitaria in ambito rurale, ponendo al primo posto la necessità di innovare e di trasferire tecniche e conoscenze alle aziende agricole, già sperimentate altrove.
Dal packaging del latte agli strumenti di conservazione delle mozzarelle, passando per gli asparagi al selenio, vari sono stati i progetti innovativi finanziati. Alla stregua di questi ve ne potranno essere tanti altri, sostenibili con contributi al %100.
“Ė necessario che i prodotti pugliesi vengano sempre venduti con il territorio. La Toscana fa scuola nel campo dell’olio, eppure ne produce solo il 3% a livello nazionale. Ad esempio Martina Franca potrebbe promuoversi attraverso il suo prodotto principe, il capocollo, partecipando a fiere, eventi e campagne pubblicitarie a livello nazionale”.
Cassandro si é soffermato sulla necessità di fare filiera e sulle misure contenute nel PSR che agevoleranno interventi e investimenti di riammodernamento. In particolare la misura 4.2 finanzia fino al 50% le aziende trasformatrici per interventi innovativi sui macchinari.
Per i giovani compresi tra i 18 e i 40 anni, mai iscritti all’INPS come agricoltori, ci sono finanziamenti agevolati, che arrivano fino a 50 mila euro di premio a fondo perduto in aree svantaggiate. Tutela particolare anche per le aziende che tendono a fare rete: la Regione Puglia ha deciso di puntare forte sul collaborazionismo e sui progetti cooperativi di filiera.




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