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Quelli in crisi sono due: Repubblica, oltre alla Gazzetta del Mezzogiorno Task force lavoro della Puglia, l'assessore: "segnale concreto dell’impegno della Regione"

cosimo borraccino

Di seguito un comunicato diffuso da Cosimo Borraccino, assessore regionale della Puglia:

Darò il mio pieno contributo affinchè l’incontro della task force regionale per le crisi industriali e occupazionali con gli amministratori giudiziari de “La Gazzetta del Mezzogiorno”, fissato per il prossimo 28 dicembre, porti a risultati positivi.
Gli amministratori giudiziari – che naturalmente si limitano a fare il loro dovere di tecnici – hanno prospettato un accordo che prevede un taglio del costo del lavoro al 50%. Nel frattempo è stato interrotto il pagamento di stipendi e tredicesime.
Invece occorre cercare una soluzione oso dire “politica”, perché non si tratta semplicemente di mettere a pareggio di bilancio un’azienda: si tratta invece del futuro di una testata giornalistica che ha 130 anni di storia e che da sempre racconta la Puglia in ogni suo aspetto.
La crisi della Gazzetta del Mezzogiorno rappresenta un vulnus grave per l’informazione nel Mezzogiorno. Se poi inquadriamo questa vicenda nel preoccupante clima generale che in tutto il Paese vede sotto attacco giornali, giornalisti e libertà di stampa nel suo complesso, l’allarme nostro diventa ancora più pesante.
Con queste premesse e di fronte a questi rischi, la Puglia non può permettersi di perdere il patrimonio di storia e di idee rappresentato dalla Gazzetta.
Nella stessa giornata del 28 la task force esaminerà anche la situazione di crisi del “la Repubblica”. Anche in questo caso – pur non essendoci una situazione di sequestro giudiziario in atto – si prospettano ulteriori tagli del costo del lavoro. Analizzeremo la situazione e cercheremo le soluzioni possibili.
Ritengo, infatti, che a capo di tutto il nostro operato ci deve essere la difesa “senza se e senza ma” della libertà di stampa, condizione imprescindibile in democrazia. Una libertà che va tutelata a prescindere dalle idee di ciascuno; anzi – contrariamente agli sproloqui di qualcuno che trincerandosi dietro l’anonimato aggredisce i giornalisti de “la Repubblica” in modo violento e settario – noi difenderemo la libertà di stampa a prescindere.




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