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Impianto di incenerimento: Tar Puglia, sospesa la validità della proroga dell’autorizzazione per la sperimentazione Comitato no inceneritore

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Di seguito un comunicato diffuso da Comitato no inceneritore:

Il Tar Puglia su ricorso del Crig (Centro di intervento giuridico) ha sospeso la validità della proroga dell’autorizzazione della Regione Puglia e della Città Metropolitana  di Bari per la  sperimentazione dell’impianto di incenerimento dei rifiuti per ossicombustione  dell’Itea in Gioia del Colle la cui tecnologia  è alla base dell’inceneritore della Newo  previsto in zona Asi Bari Modugno (in territorio di Bari in prossimità del quartiere San Paolo)  autorizzato sin dal 2018 con VIA-AIA (Valutazione impatto ambientale e Autorizzazione Integrata Ambientale) della stessa Regione  Puglia.

Alla decisione del Tar Puglia, giudicata positivamente dal Comitato No Inceneritore,   si è aggiunta la recente revoca del finanziamento di Puglia Sviluppo da parte della Regione Puglia dell’inceneritore di Bari.

Tale situazione va a inserirsi in  un lungo procedimento della Giustizia Amministrativa  messo in piedi dal  Comitato No Inceneritore, unico comitato titolare della vertenza legale con l’avv. Luigi Campanale, rappresentato dalla prof. Corsina Depalo,  cui si sono aggiunti in un primo tempo i  comuni dell’ ambito ARO BA 2 e il Comune di Bari .
In questo procedimento  giudiziario la sentenza del  Tar Puglia  ha visto soccombere la Newo  annullando la validità delle autorizzazioni  regionali ma in un secondo momento in sede di ricorso al Consiglio di Stato da parte della Newo  la pronuncia del Tar e stata ribaltata vedendo soccombere il Comitato No Inceneritore è gli stessi Comuni,  rendendo di nuovo valide le autorizzazioni regionali nonostante le perplessità avanzate dall’ Arpa Puglia.

A questo punto si è verificato il  disimpegno dei Comuni  a  percorrere la strada obbligata  giudiziaria utile a riformare la sentenza del Consiglio di Stato e cioè il ricorso in Cassazione, che ha visto solo  il Comitato No Inceneritore unico ricorrente che ha già  registrato in attesa della sentenza il risultato di temporanea sospensione del contratto di vendita del terreno alla Newo di proprietà dell’Asi Bari Modugno.




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