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Posti di terapia intensiva in Puglia occupati per il 30 o il 31 per cento Le valutazioni di Agenas e Gimbe

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Di Francesco Santoro:

La percentuale relativa ai posti letto occupati dai pazienti Covid in terapia intensiva in Puglia è del 31 per cento. A sottolinearlo è l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali. Il dato Agenas è aggiornato al 13 novembre, mentre stando al monitoraggio settimanale antecedente (4-10 novembre) sull’evoluzione della pandemia effettuato dalla Fondazione Gimbe questa percentuale si ferma al 30 per cento. Le difficoltà del momento sono innegabili. In giornata l’assessore alla Sanità, Pier Luigi Lopalco, ha invocato un lockdown di due- tre settimane come misura per stoppare la diffusione del contagio. Gimbe, in Puglia, dal canto suo, ha certificato l’aumento del numero degli attualmente positivi per 100mila abitanti, salito a 469; mentre si registrano 868 casi testati per 100mila abitanti con un rapporto tra positività riscontrate e casi testati del 18,8 per cento (era del 13,6). La percentuale relativa ai posti letto occupati dai pazienti contagiati dal Coronavirus in area medica, invece, è del 36 per cento. Mentre secondo Agenas (il dato è più recente) la percentuale dei posti letto occupati dai malati Covid nella cosiddetta area non critica degli ospedali pugliesi è del 44 per cento. Nell’ultima settimana, in Italia, «si conferma l’incremento di oltre il 40% dei casi attualmente positivi-afferma il presidente di Gimbe Nino Cartabellotta- che si riflette sul numero dei pazienti ricoverati con sintomi e in terapia intensiva, con gli ospedali sempre più vicini alla saturazione, oltre che sul numero di decessi, che nell’ultima settimana hanno superato quota 2.900». In quasi tutte le aree del Paese si «rileva un lieve rallentamento dell’incremento percentuale dei casi che potrebbe dipendere sia dall’effetto delle misure di contenimento introdotte a fine ottobre, sia dalla saturazione della capacità di testing, visto che i casi attualmente positivi continuano ad aumentare ovunque» si legge nel report di Gimbe. Ma al tempo stesso «destano particolare preoccupazione i tassi di occupazione ospedalieri: in 11 regioni è stata superata la soglia di saturazione del 40% dei posti letto in area medica e in altre 11 regioni quella del 30% per le terapie intensive».

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 




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