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Anche dalla collina il no alle trivelle nel mare della Puglia Martina Franca, adesione alla petizione popolare per chiedere il ritiro delle autorizzazioni. L'altra Puglia: fermiamo le trivellazioni

mare trivellazioni

Di seguito un comunicato diffuso dai giovani popolari e dall’associazione culturale “Puglia futura” di Martina Franca. A seguire un comunicato dal movimento L’altra Puglia:

I Giovani Popolari (GP) di Martina Franca e l’associazione culturale “Puglia Futura” aderiscono e sottoscrivono la petizione popolare al fine di chiedere il
Ritiro delle autorizzazioni concesse per la ricerca e l’estrazione degli idrocarburi off-shore a largo delle coste pugliesi

Attraverso l’azione dei rappresentanti del territorio, il gruppo giovani si impegna nello sponsorizzare e farsi portavoce locale di proposte atte affinché si ottenga il ripristino della situazione normativa al largo delle nostre meravigliose coste.

Tenendo presente che lo scorso 8 giugno 2015 il Ministero dell’Ambiente di concerto con il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, attraverso un decreto, ha autorizzato la Nothern Petroleum ad effettuare delle prospezioni geosismiche per la ricerca di petrolio a largo del tratto di costa che va da Bari a Brindisi, la scelta di autorizzare la ricerca di petrolio nel nostro mare, purtroppo, metterà a serio repentaglio non solo l’integrità della  costa e dell’ambiente marino ma anche tutti gli sforzi e gli investimenti compiuti nel tempo dalle nostre comunità per salvaguardare questo splendido patrimonio paesaggistico.

A testimonianza di questo percorso intrapreso da tempo verso una maggiore sostenibilità ambientale, diversi comuni della fascia costiera pugliese sono stati premiati con la Bandiera Blu o considerati degni delle 5 vele di Legambiente. Molti comuni, sopraffatti dalla crisi, hanno trovato nel turismo di qualità un’ottima occasione di crescita e sviluppo.

Di concerto con i promotori abbiamo presentato un ulteriore documento che sarà vagliato dai nostri neoconsiglieri regionali nel nuovo Consiglio Regionale pugliese; documento in cui vengono esposte puntuali osservazioni contro il provvedimento che speriamo saranno accolte. In sinergia con i sindaci dei comuni interessati, i referenti locali, i rappresentanti di partito e con tutti coloro che vorranno sostenere la causa, utilizzeremo tutti gli strumenti che la legge ci mette a disposizione  per difendere il posto in cui viviamo. Per questo ci proponiamo da eco per l’appello rivolto a tutti i cittadini che amano la Puglia e il nostro mare.

Non lasciamo  il nostro futuro nelle mani avide delle multinazionali del petrolio!

È stata realizzata una petizione che ognuno di noi potrà sottoscrivere per dare forza al messaggio.
Abbiamo bisogno dell’appoggio di tutti voi!

Potete partecipare attivamente alla mobilitazione seguendo l’evento al link seguente https://www.change.org/p/difendiamolabellezza-contro-le-trivellazioni-petrolifere-a-largo-della-costa-adriatica?recruiter=199563331&utm_source=share_petition&utm_medium=facebook&utm_campaign=autopublish&utm_term=mob-xs-share_update-reason_msg#petition-letter

e firmare la petizione online.

Inoltre potrete postare i vostri messaggi, le vostre idee su tutti i canali utilizzando l’hashtag #difendiamolabellezza.

Mobilitiamoci per difendere quanto abbiamo di bello! 
#difendiamolabellezza

A seguire la lettera integrale della petizione e relativo link a cui accedere per sottoscriverla.

Presidente della Repubblica
Sergio Mattarella (Presidente della Repubblica)

Presidente del Consiglio
Matteo Renzi

Ministero dell’Ambiente
Gian Luca Galletti

Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo
Dario Franceschini

La scelta di autorizzare la ricerca di petrolio nel nostro mare, purtroppo, metterà a serio repentaglio non solo l’integrità della costa e dell’ambiente marino ma anche tutti gli sforzi e gli investimenti compiuti nel tempo dalle nostre comunità per salvaguardare questo splendido patrimonio paesaggistico.

A testimonianza di questo percorso intrapreso da tempo verso una maggiore sostenibilità ambientale, diversi comuni della fascia costiera pugliese sono stati premiati con la Bandiera Blu o considerati degni delle 5 vele di Legambiente. Molti comuni, sopraffatti dalla crisi, hanno trovato nel turismo di qualità un’ottima occasione di crescita e sviluppo.

Abbiamo presentato puntuali osservazioni contro il provvedimento, ma non sono state accolte. In sinergia con i sindaci dei comuni interessati, utilizzeremo tutti gli strumenti che la legge ci mette a disposizione per difendere il posto in cui viviamo. Per questo ci appelliamo a tutti i cittadini che amano la Puglia e il nostro mare.

Ho sottoscritto questa petizione affinché il Ministero dell’Ambiente firmatario in concerto con il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo RITIRI con urgenza le autorizzazioni concesse per la ricerca e l’estrazione degli idrocarburi off-shore a largo delle coste pugliesi.

—–

Lo avevamo denunciato durante la campagna elettorale e lo confermano i fatti. Il governo Renzi , attraverso lo Sblocca Italia, ha intenzione di asservire la nostra Puglia ed il nostro mare agli interessi delle grandi multinazionali dell’energia. Adesso, subito dopo le elezioni regionali, vengono concessi, attraverso il Ministero dell’Ambiente, i primi permessi per progetti di prospezione per la ricerca di idrocarburi nel nostro mare.
La Northern Petroleum potrà quindi utilizzare la tecnica dell’air gun per scandagliare i fondali tra Bari e Brindisi alla ricerca di giacimenti petroliferi. Potrà quindi utilizzare una tecnica che avrà effetti devastanti sull’ecosistema marino.
Il tutto avviene senza tenere in alcun conto il parere dei pugliesi e le precedenti determinazioni del Consiglio Regionale che si era già rivolto alla Corte Costituzionale contro gli articoli dello Sblocca Italia riguardanti le trivellazioni in mare.
L’Altra Puglia ritiene ora indispensabile che il neo eletto Presidente della Regione Puglia Emiliano ed il Consiglio Regionale tutto si opponga ai decreti VIA rilasciati dal Ministero dell’Ambiente ricorrendo al TAR ed utilizzando tutte le possibili vie legali per contrastare le scellerate scelte del Governo Renzi.
Riteniamo inoltre indispensabile l’avvio di un percorso per una mobilitazione generale in Puglia. E’ fondamentale che i cittadini pugliesi facciano sentire forte la propria voce.

(immagine home page: fonte Forum H2O e No carbone)

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