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Antonio Azzollini: accusa, la moratoria fiscale per i terremotati usata dal senatore di Molfetta per nascondere le perdite delle case di cura Crac "Don Uva" e case Divina provvidenza, l'Agenzia delle Entrate certifica che del provvedimento post-sisma di San Giuliano di Puglia beneficiò solo l'organizzazione ora sotto inchiesta. Un sindacalista scrisse al papa per denunciare il malaffare

antonio azzollini

antonio_azzolliniOggi i primi interrogatori di garanzia, dopo gli arresti.

La moratoria fiscale fu, nel 2002, un provvedimento d’urgenza dopo il terremoto di San Giuliano di Puglia. Quello in cui, in Molise, morirono 27 bambini e la loro maestra. La moratoria fiscale prevedeva aiuti, nel senso di sgravi, per contribuenti di Molise, Puglia e Sicilia: era finalizzata ad aiutare chi era stato colpito dal terremoto. Secondo l’Agenzia delle Entrate, nel resoconto di Repubblica, nessuno fruì di quella moratoria se non un’organizzazione, quella delle case Divina provvidenza. In particolare, l’accusa è nei confronti di Antonio Azzollini, il senatore di Molfetta che, appunto secondo l’accusa, usava la moratoria per nascondere le perdite dell’organizzazione. Quella poi finita indecorosamente in un crac da cinquecento milioni di euro. Secondo il giudice per le indagini preliminari di Trani, Azzollini esercitava un “dominio incontrastato” in merito alle attività degli ospedali di quella congregazione religiosa. L’indagine riguarda anche due alti prelati, i cui nomi non sono spuntati fuori. Ma proprio alti, a quanto sembra. E con loro, Giuseppe Profiti, ex supermanager della sanità vaticana. Va ricordato inoltre che è indagato anche un altro parlamentare pugliese, Lello Di Gioia, partito socialista (gruppo misto).

Nel 2012, un sindacalista, Saverio Cervone, scrisse a papa Benedetto XVI per evidenziare quello che riteneva il malaffare al “Don Uva” di Bisceglie e nelle altre strutture, di Foggia e Potenza, di quella organizzazione. Il papa, evidentemente, prese sul serio quelle denunce perché successivamente le case della Divina provvidenza vennero commissariate dal Vaticano ma nel frattempo Cervone, dai liveli locali della organizzazione, venne querelato più volte per diffamazione e ha ancora un paio di processi in corso.

(foto: fonte la rete)




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