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Corato: festival pianistico. Trani: Union sudamerica trio per Jazz a corte. Salento: MA/IN e “Un teatro nel bosco” Manifestazioni in programma oggi

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Di seguito il comunicato:

Ancora due grandi concerti da camera al Festival pianistico «Fausto Zadra» diretto da Filippo Balducci. Il primo è in programma domenica 10 settembre (ore 21) nel chiostro del Palazzo di Città a Corato, con il recital del violinista barese Carmelo Andriani, concertista dalla carriera internazionale di scena in duo con il pianista (anche lui barese) Pierluigi Camicia, grande prestigio interpretativo e tecnico acquisiti e maturati con la frequentazione all’alta scuola di insigni maestri quali Agosti, Caporali e Badura Soka. Il loro programma spazierà dal Settecento al Novecento con omaggi a Sergej Rachmaninov (Vocalise) e Francis Poulenc (Mouvements Perpétuels), autori dei quali ricorrono rispettivamente il centocinquantesimo anniversario della nascita e sessant’anni dalla scomparsa. Si ascolteranno anche musiche di Henri Eccles (Sonata in sol minore), Henry Vieuxtemps Tre Romanze op. 7), Fritz Kleisler (Libesleid) e Robert Schumann (Sonata op. 105).

Protagonista dell’altro prestigioso recital, lunedì 11 settembre (ore 21), sempre nel Chiostro di Palazzo di Città, sarà il pianista russo Albert Mamriev, anche lui impegnato in un omaggio a Rachmaninov con l’Étude-Tableau op. 33 in un impaginato comprendente in apertura la Sonata D960 di Franz Schubert.

Grande virtuoso dallo spirito romantico, Albert Mamriev è uno degli ospiti più attesi del Festival Zadra. Russo del Daghestan, oggi residente ad Hannover, in Germania, Mamriev vent’anni fa si fece notare per la prima volta negli ambienti del pianismo che conta con la vittoria al Delia Steinberg International Piano Competition di Madrid, prima di intraprendere una brillante carriera di pianista romantico, nel solco della grande tradizione virtuosistica tracciata da Horowitz e Rubinstein, con numerose affermazioni a concorsi di primo piano, tra cui il Gina Bachauer di Salt Lake City, e un’intesta attività concertistica in giro per il mondo.

In caso di maltempo i concerti si terranno comunque al coperto. Info 340.5238643. Biglietti al link www.coratopianofestival.it/xiii-festival-abbonamenti/.

Il Festival pianistico «Fausto Zadra» viene realizzato con il fondamentale sostegno finanziario del Comune di Corato, che figura anche in veste di ente patrocinante della manifestazione con il Comune di Cellamare, la Fondazione Casillo e il Conservatorio Piccinni di Bari.

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Di seguito il comunicato:

Un notevole interesse da parte di un pubblico eterogeneo sta decretando il successo della V edizione di Jazz a Corte, format conosciuto ed apprezzato in cui la Corte ‘Davide Santorsola’ di Palazzo delle Arti Beltrani a Trani si apre alle varie sfumature del jazz. Lo splendido connubio compiuto dalla musica e dalla scenografica terrazza del palazzo nobiliare è l’elemento distintivo dell’atmosfera che artisti e spettatori respirano nei vari appuntamenti del festival musicale en plein air. Uno spazio privilegiato per musicisti affermati del territorio e nomi di caratura nazionale e internazionale, ma anche per nuove formazioni che scelgono la corte come ribalta. È il caso del prossimo appuntamento di domenica 10 settembre che vede esibirsi per la prima volta insieme grandi musicisti con legami forti con l’America Latina. Trani attende l’Union Sudamericana Trio. La nuova formazione dal latin jazz raffinato composta dal pianista italo-argentino Gerardo Di Giusto (già pianista dei Cordoba Reunion e Gaia Cuarto), dal contrabbassista e bassista brasiliano Matheus Nicolaiewsky (già contrabbassista anche del Francesca Tandoi trio) e dall’italo-venezuelano Corrado Ferrareis alla batteria (cresciuto musicalmente tra il Sudamerica, l’Italia e l’Austria con performance live e didattiche in vari generi musicali). Il concerto, che fonde linguaggi diversi con grande spazio all’improvvisazione e all’interplay, prevede l’esecuzione di brani sudamericani nei vari stili musicali dei Paesi dell’area atlantica e dell’area caraibica come Argentina, Brasile, Cuba e Venezuela, influenzati dalla concezione jazzistica afroamericana. Predominante il linguaggio argentino: molte delle opere in programma, infatti, sono del geniale compositore argentino Gerardo Di Giustoinvitado especial” del trio, dalla carriera internazionale tra Francia, Italia, Giappone e Germania.

Alcune perle punteggeranno la notte del Palazzo Beltrani: dall’esecuzione del famosissimo brano del sassofonista Stan Gets e del chitarrista brasiliano João Gilberto “Para machucar meu coração” ad un tango di sicura fascinazione come “La Cambiada” del Di Giusto,  fino a brani caraibici. Il trio ruota musicalmente intorno alla figura del compositore italo-argentino e si avvale di figure di grande calibro come Matheus Nicolaiewsky, bassista con un gran carattere e una ferrea disciplina musicale e Corrado Ferrareis, batterista che ha unito il gruppo, intuendone le potenzialità. Ferrareis, con un elevato senso dell’improvvisazione, ha studiato alla drummer collective di New York e suona spessissimo nelle jam session jazz.

Il biglietto per il concerto del 10 settembre (intero € 20,00, ridotto € 15,00 riservato a over 65 e minori) è disponibile al seguente link: https://www.i-ticket.it/eventi/union-sudamericana-trio-palazzo-delle-arti-beltrani-bigliettiacquistabile anche on line con Bonus Carta del docente e 18 App.

I biglietti di tutti gli spettacoli della stagione artistica 2023 di Palazzo delle Arti sono disponibili al seguente link: https://www.i-ticket.it/groups/stagione-artistica-palazzo-delle-arti-beltrani; la brochure con tutti gli appuntamenti è scaricabile al seguente link: https://www.flipsnack.com/675AA577C6F/palazzo-delle-arti-beltrani-2023/full-view.html

Tutti gli spettacoli cominciano alle 21.00, porta alle 20.30Per info: 0883.50.00.44 e  www.palazzodelleartibeltrani.it

La programmazione artistica di Palazzo delle Arti Beltrani, contenitore culturale polifunzionale della città di Trani, gode della media partner di Radio Selene ed è stata realizzata dall’Associazione delle Arti con la collaborazione ed il sostegno dell’Assessorato alla cultura della Città di Trani, il patrocinio del Festival Internazionale di Andria Castel del Monte e di Costa Sveva, l’intervento della Regione Puglia, il PACT Polo Arti Cultura Turismo della Regione, Piano straordinario 2022 “Custodiamo la Cultura in Puglia” – Fondo speciale Cultura e Patrimonio culturale L.R. 40/2016, art.15, comma 3.

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Di seguito il comunicato:

Domenica 10 settembre (ore 20 – ingresso 3 euro) da Kora – Contemporary Arts Center di Castrignano de’ Greci, settima edizione del festival di musica elettroacustica e arti digitali MA/IN. Organizzata dall’associazione LoxosConcept, con la direzione artistica di Giulio Colangelo e la curatela di Cesare Saldicco e Vittorio Montalti, con il sostegno del Ministero della Cultura, della Regione Basilicata, il patrocinio della Provincia di Lecce e dei Comuni di Castrignano de’ Greci, Lecce, Matera e Potenza, la partnership della BCC Basilicata e la media partnership di Rai Radio3, la manifestazione quest’anno è dedicata al tema “Ramifications“, un omaggio al grande compositore ungherese naturalizzato austriaco György Ligeti e alla sua celebre opera.

Sabato 9, la serata d’apertura ha preso il via con la prima europea dell’installazione sonora Hydra #2 di Roberto Alonso Trillo (musicista e ricercatore spagnolo, assistente universitario alla Hong Kong Baptist University) e Marek Poliks (artista, ingegnere e teorico statunitense che lavora con il machine learning applicato al suono, con i media digitali, con la robotica e con la scultura). A seguire il compositore e musicista Manfredi Clemente (docente di Composizione elettroacustica al Conservatorio di Alessandria) proporrà “Hajime yori kotoba shirazariki” un’opera sonora, in linea con una ricerca personale sul legame tra testo poetico e suono elettroacustico, dedicata a Michiko Ishimure poetessa, attivista e ambientalista giapponese scomparsa nel 2018. Subito dopo The minimal self, un’operetta elettronica per contentarsi del sé nella quale dialogano i suoni prodotti dalla HY.E.T (HYbrid Electroacoustic Trumpet), strumento elettroacustico ideato dal musicista e compositore Giorgio Distante con brevi racconti creati sul momento dalla scrittrice e operatrice culturale Giulia Maria Falzea. In chiusura “Ishtar’s Star” del sound artist, compositore, ricercatore e batterista Christian Campobasso, un progetto performativo basato sull’interazione tra umano e macchina, nel tentativo di indagare il nostro rapporto con la tecnologia nel mondo contemporaneo.

Fino all’11 novembre tra Puglia e Basilicata il Festival proporrà spettacoli performativi e intermediali, live di musica elettroacustica, installazioni e sperimentazioni sonore e visive con artisti affermati e giovani compositori provenienti da tutto il mondo. Durante il Festival, le studentesse e gli studenti dei Conservatori di Musica “Tito Schipa” di Lecce e “Carlo Gesualdo Da Venosa” di Potenza si misureranno con la composizione elettroacustica sotto la guida di Kassel Jaeger aka Francois Bonnet. Dal 2016, Ma/IN lancia, inoltre, un concorso internazionale diviso in quattro categorie (composizione acusmatica, mixermedia, audiovisual e live performance/soundart). Tra le oltre 450 candidature provenienti da 56 Paesi in tutto il mondo, la giuria internazionale ha selezionato alcune opere che saranno proposte durante  il festival.

Sabato 23 e domenica 24 settembre (ore 20 – ingresso 3 euro) il Festival si sposterà poi alle Officine Cantelmo di Lecce. La prima serata nel capoluogo salentino si concluderà con la musica di Kassel Jaeger (Francois Bonnet), uno dei massimi rappresentanti del contemporaneo panorama avant-garde in cui l’elettroacustica vive delle ricerche e degli studi del INA_Grm. La pratica performativa di Kassel Jaeger si regge su un delicato equilibrio tra sperimentazione concreta, rumore ambientale e improvvisazione elettroacustica ed è costantemente tesa a rivelare e attivare quei territori del suono che appartengono alla sfera del mai sentito e del non identificabile. Il via però già alle 20 con la prima assoluta di Rizoma, installazione sonora di LOXOS (Giulio Colangelo, Cesare Saldicco, Vittorio Montalti) – basata su “Ramification” di György Ligeti – a cura di Francesco Pinto supportato da LEM (Lecce Electronic Music) del Conservatorio di Musica Tito Schipa di Lecce. A seguire un’altra prima assoluta con Foxglove del compositore elettroacustico e sound artist britannico Cameron Naylor. Nato dai suoni di un albero isolato dal suo ambiente naturale tipico, questo pezzo esplora un senso accresciuto di scala, risultante da tecniche di registrazione estremamente ravvicinate, riformulando minuscoli processi naturali di una grande entità in continua crescita. Poi l’artista sonoro e audiovisivo greco Tasos Asonitis con la sua performance Exhibits che introduce il pubblico in una galleria immaginaria dove i prodotti dell’intelletto umano incontrano le loro controparti xenomorfe, create dall’Intelligenza artificiale. Domenica 24 è invece il giorno di Nicolas Bernier, artista multidisciplinare canadese, che porta alle Officine Cantelmo l’opera che lo ha consacrato sui palcoscenici dei più importanti festival internazionali: “Frequencies”. È uno studio sulla generazione di suoni basici sviluppato per mezzo di una serie di diffusori multiuso, che ruota attorno alla dicotomia puro/impuro e si declina in tre parti: acustico, digitale ed elettronico. Sequenze di suoni sintetici si intrecciano con luci sincronizzate attraverso piccole strutture acriliche dalla purezza cristallina, producendo così un coinvolgente soundscape. Suono e luce irrompono all’interno delle strutture creando uno spettacolo dal grande impatto visivo. Anche la seconda serata partirà alle 20 con Rizoma e proseguirà con Hunt di Jacopo Cenni, performance realizzata grazie alla commissione da parte de La Biennale di Venezia – CIMM, Centro di Informatica Musicale Multimediale. Il cuore della performance è l’interazione tra i suoni elettronici e le luci reattive che dialogano attraverso un complesso lavoro di programmazione informatica. Lo spettatore viene immerso in un’intima atmosfera musicale creata da un sistema ottofonico che prevede la collocazione di speaker anche sotto le sedie dei fruitori.

ANTICIPAZIONI – BASILICATA (POTENZA – MATERA)
A ottobre e novembre, dopo le prime due date salentine, il MA/IN proseguirà il suo percorso in BasilicataPrima tappa (20-21-27-28 ottobre) nel Cineteatro Don Bosco di Potenza con MDI Ensemble, esperienza di livello internazionale che collabora con alcuni dei più grandi compositori viventi ed è ospite regolare delle più importanti istituzioni musicali italiane e straniere; la prima assoluta di “Harry Smith at 100” dell’artista londinese Scanner che presenta un’opera musicale basata su un’ampia selezione dei film dell’eccentrico regista sperimentale, grafico, bohémien, antropologo americano; la rielaborazione elettroacustica di Alberto BarberisRajan Craveri e Bera Romairone dell’oratorio San Giovanni Battista (1675) di Alessandro Stradella, attraverso l’elaborazione di campionamenti audio e la creazione di un visual particellare 3D, che supporta e sostiene la metamorfosi sonora dei materiali antichi e del percorso narrativo (venerdì 20 e sabato 21 ottobre); la Disordinata storia dell’elettronica, lezione/concerto di Alberto Maria GattiSlate Petals di Ljuba Bergamelli (voce), Zeno Baldi (composizione, live electronics) e Jacopo Cenni (live electronics, luci) e l’attesa esibizione dell’artista giapponese Ryoichi Kurokawa con un concerto audiovisivo che indaga il rapporto tra natura e agire umano da una prospettiva architettonica (venerdì 27 e sabato 28 ottobre). Da giovedì 9 a sabato 11 novembre a Matera il Festival si concluderà con le due serate di “Audiovisual session” nel cinema “Il Piccolo” con dodici opere di artiste e artisti da Italia, Cina, Grecia, Stati Uniti, Estonia, Regno Unito, Messico, e la presentazione nel Cineteatro “Guerrieri” di Echoic Memory di Spaziomusica, sulla relazione tra memoria e suono,  e di Electropolis, rielaborazione di un film muto sonorizzato dal vivo dagli studenti Liceo Musicale Tommaso Stigliani, frutto di un laboratorio musicale realizzato da LOXOSconcept.

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Di seguito il comunicato:

Da domenica 10 a domenica 24 settembre nel Boschetto di San Vito a Trepuzzi con i laboratori e gli spettacoli per tutta la famiglia di “Un teatro nel bosco“, tornano gli appuntamenti dei Teatri del Nord Salento, un progetto ideato e promosso da Factory Compagnia Transadriatica in collaborazione con Blablabla, con il sostegno di Regione Puglia e dei comuni di TrepuzziCampi SalentinaGuagnanoLeveranoNovoli. Il programma prenderà il via domenica 10 settembre (ore 17 e 19 – ingresso libero con prenotazione – max 18 bambini dai 7 anni) con Piccole cosmogenesi ovvero A creare un nuovo mondo. Il laboratorio/spettacolo itinerante con tappa finale e racconto di Natascia Fogu nasce come un invito ai bambini ad essere creatori di mondi immaginari e poetici. Partendo da giochi teatrali ed esplorazioni sensoriali, incontreranno una bellissima storia di cosmogenesi degli indiani potawatomi: una creazione che parla della nascita di un mondo in cui l’uomo mette in atto la reciprocità , uno scambio alla pari con la terra. I bambini verranno quindi invitati a creare a loro volta il loro piccolo mondo con ciò che troveranno nell’ambiente naturale che li ospita: foglie, piccoli rami, fiori, semi, ma anche odori, suoni, giochi di luce ed ombra … elementi che diventeranno ponti, case, nidi, passaggi segreti e soprattutto  piccole, grandi storie da condividere  con gli altri compagni di viaggio. Alla fine, il piccolo mondo di ognuno riuscirà magicamente ad entrare in connessione con quello degli altri per ritrovarci tutti in uno scambio di reciprocità .

Sabato 16 settembre (ore 20 – ingresso 5 euro – dai 5 anni) la compagnia Terrammare teatro proporrà “Ai margini del bosco“, uno spettacolo liberamente tratto da Hansel e Gretel dei fratelli Jacob e Wilhelm Grimm, scritto e diretto da Silvia Civilla, con Agostino Aresu e Chiara De Pascalis e musiche dal vivo del fisarmonicista Rocco Nigro. Olaip è un uccellino che ha paura di volare e che rimane a terra quando il suo stormo intraprende il lungo viaggio stagionale verso le terre più lontane. La fortuna vuole che incontri nel bosco un dotto e affettuoso gufo, il Signor Gù, che lo condurrà alla ricerca di sé stesso e al superamento delle paure che gli impediscono di spiccare il volo. Il saggio amico di Olaip lo porterà con sé nel più folto del bosco, e gli farà spiare tra le pieghe della storia di Hansel e Gretel e della loro terribile avventura con la matrigna cattiva e la strega che vuole mangiarli per cena. Gù dimostra ad Olaip come grazie alla forza di volontà, al coraggio ed all’ingegno non vi siano, al mondo, ostacoli che non possano essere superati. Prima dello spettacolo (ore 18:30 – ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria – dai 5 anni) spazio al laboratorio plurisensoriale “Ad abbracciare gli alberi” a cura di BlaBlaBla.

Domenica 17 settembre (ore 18 e 19:30 – ingresso libero con prenotazione – max 50 persone dai 5 anni) con il laboratorio/spettacolo “Quadrilogia degli elementi ovvero Terra aria fuoco acqua” di Alessandro Lucci – Omozero, il pubblico sarà invitato a passeggiare nel bosco in un percorso predeterminato che prevederà quattro zone distinte a rappresentare ognuna uno singolo elemento. In quella che potrà essere una radura o un posto umido, un tronco morto o un cespuglio l’attore inviterà il pubblico ad inventare il proprio spazio di seduta e lì, interagendo con l’ambiente, racconterà i quattro elementi attraverso quattro racconti provenienti da quattro famosi albi illustrati: Chi me l’ha fatta in testa di Holzwarth e Wolf Erlbruch, Il filiambulante di Federica Ortolan, Il drago aidar di Marjan Satrapi e Il colombre di Dino Buzzati.

Sabato 23 settembre (ore 19:30 – ingresso 5 euro – dagli 8 euro) la rassegna accoglierà Laura Nardinocchi Niccolò Matcovich con Terramadre, una produzione di Florian Metateatro con il supporto di TRAC – Centro di Residenza Pugliese. Un progetto più che uno spettacolo,  un viaggio,  fisico ancor prima che simbolico, di esplorazione e di scoperta, dove l’obiettivo è indagare il rapporto uomo-natura. I due autori/attori intraprendono un cammino fisico, autentico, che consentirà loro di raggiungere il luogo in cui si svolgerà la performance ma anche, come recitano i versi di Franco Arminio, di “dare valore al silenzio, alla luce, alla fragilità, alla dolcezza” entrando in profonda connessione con i territori attraversati e prestando attenzione al percorso più ancora che alla meta. Il cammino si farà spazio di ascolto e di osservazione del territorio e di molteplici e nuove esistenze fino a culminare, davanti agli spettatori, in improvvisazione, in una rassegna oggettiva, ma anche evocativa, simbolica, umana, delle sensazioni, delle storie e delle esperienze raccolte durante il percorso.

Domenica 24 settembre (ore 20 – ingresso 5 euro – dai 6 anni), infine,  Armamaxa Teatro e ATGTP chiuderanno Un teatro nel bosco con Robin hood,  la storia di Roberto di Legno che colpiva sempre nel segno con Giacomo Dimase ed Enrico Desimoni. Ladro e brigante, bandito e gentiluomo, il “miglior arciere d’Inghilterra”, sceglie di stare fuori dalle regole e incarna la figura di chi ha il coraggio di ribellarsi alle ingiustizie e alle prepotenze. Brigante e paladino insieme, ruba ai ricchi per dare ai poveri: sta dalla parte degli ultimi e dei disperati. Con i “modi” di un teatro essenziale i due attori rievocano la sua storia e, come cantastorie da piccolo borgo, la trasformano, ci giocano, se la cuciono addosso e ci si ritrovano dentro, impegnati ad arrampicarsi sugli alberi proprio come Robin Hood e il suo compagno Little John, quei famosi banditi che, per sottrarsi alle ingiuste leggi del tempo, decisero costruire il loro rifugio sugli alberi. E il mondo da lassù gli sembrò piccolo, a portata di mano, a portata di tutti, un mondo meraviglioso e libero, senza servi ne’ padroni. Prima dello spettacolo (ore 18:30 – ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria – dai 5 anni), BlaBlaBla curerà Caccia al colore, un’esplorazione cromatica dello spazio.




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