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Furti di olive: otto arresti fra Barletta e Andria Custodia delle armi: controlli dei carabinieri. Droga: arresti. Quasi 500 arrestati nel 2013 per violazione domiciliari o sorveglianza

furto olive

Di seguito alcuni comunicati diffusi dai carabinieri:

Continua l’azione di contrasto dei Carabinieri di Barletta nei confronti dei “predoni di olive”. Altri due soggetti sono stati arrestati nella flagranza del reato di furto aggravato in quanto colti mentre erano intenti a rubare delle olive su un fondo agricolo in contrada “Montaltino”. I due pregiudicati, un 67enne ed un 72enne di San Ferdinando di Puglia, sono stati associati presso la locale casa circondariale a disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trani.

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Sorpresi dai Carabinieri mentre rubavano olive si sono dileguati a bordo di due auto. Intercettati e bloccati sono finiti in manette. Si tratta di tre marocchini, due romeni e un tunisino arrestati dai militari della Compagnia di Andria con l’accusa di furto aggravato. In Contrada “Femmina Morta” i Carabinieri intervenuti su segnalazione di personale del locale consorzio di Guardie Campestri, hanno sorpreso i sei mentre erano intenti a rubare olive da un fondo agricolo della zona. Alla vista dei militari i sei si dileguavano a bordo di una “Saxo” e di una “Tipo” venendo bloccati al termine di un inseguimento durato qualche chilometro. La refurtiva pari a circa due quintali di olive è stata restituita all’avente diritto mentre gli stranieri, su disposizione della Procura della Repubblica di Trani, sono stati associati presso la locale casa circondariale.

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I carabinieri della Compagnia di Andria al termine di un servizio antidroga hanno arrestato in differenti circostanze due persone con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Si tratta di un 54enne del luogo sorpreso in via Vaccina mentre cedeva una dose di droga ad un “cliente”. La successiva perquisizione personale e domiciliare ha consentito di rinvenire complessive 97 dosi di marijuana pari a 218 grammi e 60 euro in contanti, il tutto sottoposto a sequestro. Su disposizione della Procura della Repubblica di Trani, l’uomo è stato associato presso la locale casa circondariale.

Stessa sorte è toccata ad un 20enne del posto sorpreso e bloccato in strada dopo aver prelevato nei pressi di un albero una dose di cocaina per cederla ad un tossicodipendente. Sottoposto a controllo il giovane è stato trovato in possesso di ulteriori 6 dosi di cocaina e di 160 euro in contanti. Su disposizione della Procura della Repubblica di Trani, il giovane è stato collocato ai domiciliari.

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I Carabinieri del Comando Provinciale di Bari hanno effettuato nel capoluogo ed in provincia dei controlli a tappeto finalizzati alla verifica della corretta detenzione e custodia delle armi all’interno delle abitazioni. Nell’ultimo mese, a seguito di controlli sistematici e quotidiani a tutti i detentori di armi sul territorio, 3 persone  sono state deferite in stato di libertà, 4  fucili e un centinaio di cartucce sottoposte a sequestro e 2 persone sono state proposte per la revoca della licenza di detenzione. In particolare due denunce hanno riguardato la detenzione abusiva di armi e munizioni non dichiarate e detenute senza autorizzazione, un deferimento invece ha riguardato l’omessa denuncia a seguito di trasferimento dell’arma in un altro luogo di detenzione.

L’obiettivo delle verifiche è stato quello di procedere all’accertamento della corretta modalità di detenzione e custodia delle armi da sparo da parte dei cittadini che hanno denunciato il possesso di armi, al fine di scongiurare che le stesse possano essere facilmente accessibili da parte di persone che non ne abbiano titolo e in particolare per evitare che possano essere facilmente utilizzate come gioco da parte di ignari bambini. Il tutto, quindi, per scongiurare incidenti con esiti drammatici per l’incauto maneggio.

I controlli eseguiti, pertanto, sono stati soprattutto a carattere preventivo e occasione principalmente di consigli sulla regolare custodia delle armi e delle munizioni.

L’invito rivolto a tutti i detentori di armi, pertanto, è quello di custodirle in luoghi sicuri ed evitare che le stesse possano essere facilmente utilizzate da chi non ne è titolare o asportate nel corso di eventuali furti in abitazione.

Il tutto in linea anche con le vigenti disposizioni di legge secondo cui “la custodia delle armi deve avvenire secondo un dovere di massima diligenza, valutato in base alla possibilità che altri soggetti diversi dal detentore possano venirne in possesso” (art. 20 della legge 110/1975).

I controlli continueranno per tutto il 2014. L’invito rivolto ai cittadini è quello di rivolgersi alle locali Stazioni Carabinieri o alla Questura per regolarizzare eventuali situazioni possessorie, soprattutto nel caso si siano ereditate armi per il decesso di familiari.

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Quattrocentonovantasei arresti è il bilancio di controlli specifici disposti nell’anno appena trascorso, nel capoluogo pugliese ed in provincia, dai Carabinieri del Comando Provinciale di Bari su soggetti sottoposti agli arresti domiciliari o a misure di prevenzione. I controlli in questo settore sono fondamentali per garantire l’efficacia delle misure di detenzione domiciliare e di prevenzione, che altrimenti perderebbero la loro utilità con riflessi negativi sulla sicurezza dei cittadini.

In particolare:

               260 arresti sono stati eseguiti per evasione di cui 167 soggetti in flagranza di reato. Questi ultimi non trovati in casa al momento del controllo sono stati successivamente rintracciati e arrestati. Per molti di questi, imputati a vario titolo per gravi reati quali traffico di stupefacenti, rapina, estorsione e furto, è stato richiesto il ripristino della custodia cautelare in carcere;

               236 arresti riguardano la violazione degli obblighi imposti dalla misura della Sorveglianza Speciale di PS di cui 128 in flagranza di reato. Le violazioni più ricorrenti accertate hanno riguardato l’aver sorpreso i sorvegliati in compagnia di soggetti gravati da pregiudizi penali o con telefoni cellulari verosimilmente utili agli stessi per mantenere i contatti con persone legate alla criminalità.




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