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Teatro: Elena Cotugno, è pugliese la migliore attrice emergente Premiata nella cerimonia di Ercolano

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Le Maschere del Teatro italiano. Premiazione ad Ercolano, villa Campolieto, serata tv condotta come per tradizione da Tullio Solenghi. Premiati mostri sacri (come Gabriele Lavia) ed emergenti, protagonisti e tecnici, premio del presidente Gianni Letta ad Andrea Jonasson vedova di Giorgio Strehler.

In apertura di serata il premio alla migliore attrice emergente: la giuria ha scelto Elena Cotugno, attrice di Ruvo di Puglia che va conquistando il meritato spazio di prima importanza nel teatro italiano. Protagonista di “Medea per strada”, compagnia Teatro dei Borgia (Barletta).

Screenshot 20210908 212112Scrive Elena Cotugno:

Stamattina mi sveglio e cerco di capire dove sono. È tutto vero! Sono in una camera di albergo, come è stato negli ultimi cinque anni.
Cinque anni di Medea per Strada, cinque anni per strada. Oggi tanta fatica viene onorata da un premio. Grazie.
È importante vedere onorato il proprio lavoro e quello di tante persone.
Grazie a Gianpiero Borgia, che mi ha spinta ogni giorno a commettere atti di coraggio e a lavorare su me stessa.
Grazie a mia figlia, per la pazienza e l’amore incondizionato.
Grazie a tutta la squadra che ha lavorato e lavora duramente, Anto Selvaggia Magli, Delia Tondo, Domenico Cotugno.
Alla cerimonia ci sono andata con un pezzo della mia famiglia teatrale, Giu Ragone Avallone, che amo profondamente.
Grazie agli altri componenti della famiglia, a chi c’è e a chi c’è stato, Daniele Nuccetelli, Christian Di Domenico, Giovanni Guardiano, Margherita Cristiani, Roberto D’Introno, Raffaele Braia, Filippo Sarcinelli, Valerio Tambone, Lella Povia.
Vedete quante persone ci vogliono per fare un premio?
Ma ce ne vogliono ancora: tutti coloro che hanno preso parte al progetto Medea per Stada in questi anni, tutti gli operatori, gli assistenti sociali, gli psicologi, i presidenti e i direttori, i coraggiosi e i visionari.
Ma più di ogni altra cosa, tutte le Medee
che ho incontrato per strada, di giorno e di notte, d’estate e d’inverno. Questo premio è per loro, glie lo devo.
Continuerò a raccontarle finché avrò forza e sangue.

(immagini: da profilo facebook di Anto Selvaggia Magli)




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