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Bcc Iccrea in Puglia, utile prossimo ai venti milioni di euro Approvato il bilancio consolidato 2021 del gruppo

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Di seguito un comunicato diffuso da BCC Iccrea:

Gruppo BCC Iccrea: approvato il bilancio consolidato 2021.

Cresce l’operatività bancaria rispetto al 2020, con prestiti a clientela ordinaria che salgono a 89 miliardi di euro e una raccolta diretta da clientela ordinaria a 122 miliardi di euro.

Utile netto consolidato di 461 milioni di euro, CET1 ratio pari al 17,7%, TC ratio pari al 18,9% e NPL ratio netto pari al 2,7%.

Il Consiglio di Amministrazione di Iccrea Banca ha approvato i risultati consolidati del Gruppo BCC Iccrea al 31 dicembre 2021 che evidenziano:

IMPIEGHI NETTI A CLIENTELA PARI A 88,8 MILIARDI DI EURO, IN CRESCITA DI 1,5 MILIARDI RISPETTO ALLO SCORSO ESERCIZIO, CON UN MIGLIORAMENTO DELLA QUALITÀ CREDITIZIA CHE PRESENTA UN NPL RATIO LORDO DEL 6,9% (9,1% nel 2020) E UN NPL RATIO NETTO DEL 2,7% (4,3% nel 2020), GRAZIE A LIVELLI DI COPERTURA (COVERAGE RATIO) DEL 62,7% (55,7% nel 2020), BEN SUPERIORI ALLE MEDIE DI MERCATO;

RACCOLTA DIRETTA DA CLIENTELA ORDINARIA PARI A 122 MILIARDI DI EURO, IN CRESCITA DI OLTRE 8,8 MILIARDI RISPETTO A DICEMBRE 2020;

PATRIMONIO NETTO PARI A 10,7 MILIARDI DI EURO E FONDI PROPRI PARI A 12 MILIARDI DI EURO;

UN LIVELLO DI CET1 RATIO PARI AL 17,7% E UN LIVELLO DI TC RATIO PARI AL 18,9%;
LIVELLI DI LIQUIDITÀ, PARI AL 290,5% IN TERMINI DI LCR E AL 134,3% IN TERMINI DI NSFR, SOLIDI E COSTANTI;

UTILE NETTO DELL’ESERCIZIO PARI A 461 MILIONI DI EURO, IN CRESCITA RISPETTO AI 202 MILIONI DI EURO DEL 2020, CON UN COST/INCOME PARI AL 64,0%;

AL 2024 IL GRUPPO AMBISCE A RAGGIUNGERE UN NPL RATIO NETTO INFERIORE AL 2%, TC RATIO SUPERIORE AL 18% E – IN LINEA CON LA NATURA COOPERATIVA – ROE AL 5%.

Nel 2021, il Gruppo BCC Iccrea, oggi formato da 123 Banche di Credito Cooperativo (128 BCC al 31 dicembre 2021), ha confermato il suo forte radicamento sui territori di insediamento delle banche, erogando impieghi alla clientela per complessivi 88,8 miliardi di euro, in crescita sul 2020 di 1,5 miliardi di euro, con un miglioramento della qualità creditizia generale.

È infatti proseguito il programma di derisking del portafoglio deteriorato che ha portato a un NPL ratio netto del 2,7%, rispetto a quello di dicembre 2020 pari a 4,3%, e un NPL ratio lordo del 6,9% (9,1% al 31.12.20), con un incremento del coverage dei crediti deteriorati a 62,7%, 7 punti percentuali in più rispetto al 2020 (55,7%).

Il rapporto sofferenze nette e inadempienze probabili nette rispetto agli impieghi netti è risultato pari, rispettivamente, allo 0,6% e al 1,5%. In particolare, le coperture si sono attestate al 78,8% per le sofferenze (70,4% al 31.12.20) e al 53,9% per le inadempienze probabili (43,6% al 31.12.20).

Il totale dell’attivo consolidato, al 31 dicembre 2021, si è attestato a 179 miliardi di euro, in aumento di 9,7 miliardi di euro (+5,7%) rispetto al 31 dicembre 2020.

Anche nel 2021 è cresciuta la fiducia da parte del mercato verso le BCC Aderenti al Gruppo, con una raccolta da clientela ordinaria di 122 miliardi di euro, in crescita di 9 miliardi di euro rispetto al 2020 (+7,8%).

Il patrimonio netto consolidato è salito a 10,7 miliardi di euro e i fondi propri a 12 miliardi di euro.

Gli indicatori di solidità patrimoniale si sono attestati largamente al di sopra dei requisiti regolamentari e tra i più alti in Italia.

Il CET1 ratio di Gruppo è risultato pari al 17,7% mentre il TC ratio al 18,9%.

Le attività ponderate per il rischio (RWA) hanno registrato valori inferiori a quelli di fine 2020 (63,7 miliardi di euro, -3,6% circa), principalmente a seguito della riduzione degli assorbimenti relativi ai portafogli in default, in relazione alle cessioni effettuate, agli ulteriori rilevanti accantonamenti realizzati nell’ultima parte dell’anno e alle cessioni intervenute, nonché alla crescita dei crediti assistiti da garanzia pubblica.

Nonostante gli impatti derivanti dalla pandemia, nel 2021 il Gruppo BCC Iccrea ha registrato un utile di esercizio pari a 461 milioni di euro, in forte crescita rispetto a quello del 2020 pari a 202 milioni di euro, con un ROE del 4,3%.

Nel corso dell’anno, il Gruppo ha proseguito il percorso industriale avviato con il Piano di Trasformazione 2020-2023, oggi in gran parte attuato. Anche nell’incertezza del contesto attuale, si ritiene possibile al 2024 mantenere una marginalità in linea con la natura cooperativa del Gruppo (ROE pari a circa il 5%), proseguendo al contempo il percorso di derisking fino a raggiungere valori allineati a quelli del mercato nazionale (NPL ratio netto inferiore al 2%) e mantenendo un solido profilo patrimoniale (TC ratio oltre il 18%).

Nell’ambito del conflitto russo-ucraino, insieme alle altre realtà del Credito Cooperativo e in collaborazione con le Caritas Italiane ed Europee, il Gruppo BCC Iccrea ha attivato un conto corrente di raccolta fondi per bambini e adolescenti vittime del conflitto, a cui ha contribuito con un versamento a nome di tutte le BCC Affiliate.

Mauro Pastore – Direttore Generale di Iccrea Banca – ha commentato: ‘’Nonostante il perdurare della pandemia da Coronavirus, il 2021 è stato un anno di ripresa per la nostra economia e i risultati raggiunti sono il frutto di un’intensa attività delle BCC del nostro Gruppo sul territorio, dove abbiamo destinato a famiglie consumatrici e piccole e medie imprese (PMI) oltre l’85% del totale degli affidamenti. A testimoniare il sostegno, dall’inizio della pandemia abbiamo concesso moratorie per oltre 20 miliardi di euro, ora pressoché completamente rientrate, e finanziamenti di sostegno per quasi 9 miliardi.

Anche nel prossimo triennio il nostro Gruppo continuerà a perseguire la sua mission di sistema a vocazione territoriale, ampliando la gamma di servizi offerti ai clienti delle BCC, per coniugare innovazione e sicurezza. Nonostante le tensioni geopolitiche, puntiamo nel 2024 a migliorare ulteriormente la nostra asset quality, con un obiettivo di crediti deterioranti netti sotto al 2%, a perseguire una robusta posizione patrimoniale con un indicatore totale di capitalizzazione sopra al 18% e a mantenere una profittabilità coerente con la natura cooperativa del Gruppo con una redditività al 5% circa”.

 

 

Il Gruppo BCC Iccrea è costituito oggi da 123 Banche di Credito Cooperativo (numero decorrente dall’11 aprile prossimo), presenti in oltre 1.700 comuni italiani con quasi 2.500 sportelli, e da altre società bancarie, finanziarie e strumentali controllate dalla capogruppo, BCC Banca Iccrea. Le BCC del Gruppo al 31 dicembre 2021 hanno realizzato su tutto il territorio italiano circa 89 miliardi di euro di impieghi netti e una raccolta diretta da clientela ordinaria pari a circa 122 miliardi di euro, contando più di 3 milioni di clienti e 845 mila soci.

Il Gruppo BCC Iccrea è il maggiore gruppo bancario cooperativo italiano, l’unico gruppo bancario nazionale a capitale interamente italiano e il quarto gruppo bancario in Italia per attivi, con un totale dell’attivo consolidato, al 31 dicembre 2021, che si è attestato a 179 miliardi di euro, in aumento di 9,7 miliardi di euro (+5,7%) rispetto al 31 dicembre 2020. Il patrimonio netto consolidato è salito a 10,7 miliardi di euro e i fondi propri a 12 miliardi di euro. Il Gruppo ha totalizzato un CET 1 Ratio del 17,7% e un TCR del 18,9% (dati al 31/12/2021).

 

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ALLEGATO AL COMUNICATO STAMPA DI BILANCIO CONSOLIDATO 2021

Nel 2021 il Gruppo, cui partecipavano al 31 dicembre 2021 n. 128 Banche di Credito Cooperativo, ha confermato la sua forte presenza sui territori in cui operano le BCC Affiliate con 2.474 sportelli in 1.701 comuni (quota di mercato sportelli a livello nazionale pari al 10%).

 

L’organico complessivo del Gruppo al 31 dicembre 2021 si attesta a 22.084 dipendenti.

I risultati e l’operatività tengono conto delle caratteristiche del Gruppo, che si ispirano ai principi di cooperazione e mutualità prevalente e che privilegiano il rapporto con i soci cooperatori delle singole BCC Affiliate.

Con riferimento alla compagine sociale, a dicembre 2021 il numero dei soci è pari a oltre 845 mila unità, con una crescita di 20 mila unità rispetto a dicembre 2020 (+2,5%).

 

Aree territoriali Nr Soci Dic 21  (%) Nr Soci Dic 20  (%) Delta Dic 21- Dic 20 
Nord-Ovest 244.589 28,9% 241.424 29,3% 3.165
Nord-Est 121.194 14,3% 118.141 14,3% 3.053
Centro-Ovest 206.808 24,5% 201.031 24,4% 5.777
Centro-Est 171.412 20,3% 165.783 20,1% 5.629
Sud-Ovest 74.730 8,8% 71.871 8,7% 2.859
Sud-Est 26.368 3,1% 26.360 3,2% 8
Totale 845.101 100,0% 824.610 100,0% 20.491

 

I prestiti a clientela hanno raggiunto gli 88,8 miliardi di euro, destinati prevalentemente alle piccole e medie imprese (PMI) e alle famiglie, in crescita rispetto agli 87,3 miliardi di euro di fine 2020.

A dicembre 2021, la BCE ha autorizzato il Gruppo all’applicazione del cosiddetto waiver ex art. 113, par. 6 del CRR, sulla cui base le banche, le società finanziarie e le società strumentali del Gruppo incluse integralmente nel perimetro di consolidamento possono assegnare un fattore di ponderazione del rischio dello 0% alle esposizioni infragruppo, diverse da quelle che danno luogo a elementi del capitale primario di classe 1, a elementi aggiuntivi di classe 1 o a elementi di classe 2. Tale waiver comporterà un aumento ulteriore della capacità espansiva delle BCC Affiliate con impatti positivi anche sui profili di liquidità consolidati.

Nel mese di luglio è stato pubblicato dalla Banca Centrale Europea (BCE) l’esito dell’esercizio di Comprehensive Assessment sul Gruppo avviato lo scorso febbraio 2021, che ha evidenziato livelli di patrimonializzazione per il GBCI superiori alle soglie minime stabilite per l’esercizio, confermandone la solidità e l’assenza di gap patrimoniali.

Sotto il profilo della gestione dei rischi, le attività di riduzione dei crediti deteriorati portate avanti nel corso del 2021 – in continuità con la strategia avviata sin dal 2019, anno di nascita del Gruppo – sono state indirizzate dagli obiettivi quantitativi e dalle leve gestionali di derisking definiti nell’NPE Strategy di Gruppo 2021-2023. A fine 2021, l’obiettivo di NPE ratio lordo definito nell’NPE Strategy è stato ampiamente superato (6,9%, a fronte di un obiettivo di 8,3%), anche grazie all’ulteriore impulso dato al percorso indirizzato alla progressiva e sensibile riduzione dell’incidenza dei crediti deteriorati.

Nello specifico, con riferimento alle operazioni di derisking realizzate nel corso del 2021, nel mese di novembre si è perfezionata la quinta operazione di cartolarizzazione di crediti deteriorati (GACS V). L’operazione ha avuto a oggetto un portafoglio complessivo di circa 1 miliardo di euro di crediti relativi al Gruppo. Con tale operazione, considerate anche le precedenti cartolarizzazioni (da GACS I a GACS IV), il Gruppo ha complessivamente deconsolidato proprie posizioni a sofferenza per un importo totale di circa 7,4 miliardi di euro. Il Gruppo ha, inoltre, realizzato nel corso del 2021 diverse operazioni di cessione pro soluto di crediti deteriorati (principalmente inadempienze probabili); limitandosi alle principali, sono state finalizzate 4 cessioni di UTP per un complessivo di 380 milioni di euro.

Le rettifiche nette per rischio di credito al 31 dicembre 2021 – pari a 1,2 miliardi di euro – sono in crescita di 354 milioni rispetto allo scorso esercizio in relazione ad ancora più prudenti politiche valutative realizzate che portano il Gruppo ad avere fra i più alti livelli di coverage a livello nazionale.

In termini di ricavi, il margine di interesse al 31 dicembre 2021 si attesta a 2,8 miliardi di euro, in crescita di circa 240 milioni di euro rispetto allo scorso anno. Anche le commissioni nette crescono, attestandosi a 1,4 miliardi di euro, oltre 118 milioni in più rispetto a dicembre 2020. La componente di altri ricavi finanziari si attesta a circa 430 milioni di euro. I costi operativi si attestano a 2,9 miliardi di euro, con un cost/income pari a 64%, in miglioramento rispetto al 73,1% del 2020.

L’utile netto consolidato è di 461 milioni di euro, in crescita rispetto ai 202 milioni di euro di dicembre 2020, con un ROE del 4,3%.

Il CET1 ratio di Gruppo è pari al 17,7% mentre il TC ratio è pari al 18,9%, indicatori di solidità patrimoniale tra i più alti in Italia.

 

Principali grandezze patrimoniali: attivo

Il totale dell’attivo consolidato del Gruppo al 31 dicembre 2021 si attesta a 179 miliardi di euro, in aumento di 9,7 miliardi di euro (+5,7%) rispetto al 31 dicembre 2020.

In relazione al modello di business delle BCC Affiliate, i crediti verso clientela rappresentano la principale posta dell’attivo, con un saldo al 31 dicembre 2021 pari a 88,8 miliardi di euro al netto dei titoli di debito, di cui 86,4 miliardi in bonis e circa 2,4 miliardi riferiti a posizioni deteriorate, rappresentati per oltre l’80% da forme tecniche a medio e lungo termine (mutui e leasing).

€/migliaia 31/12/2021 31/12/2020
Conti correnti       6.070.859 6.621.472
Pronti contro termine attivi           203.329 1.813.263
Mutui       68.557.704 65.616.601
Carte di credito, prestiti personali e cessioni del quinto       2.167.986 2.062.577
Finanziamenti per leasing       4.103.305 4.497.061
Factoring           574.051 483.028
Altri finanziamenti       7.081.186 6.183.811
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato – Crediti verso clientela 88.758.420 87.277.814

 

Nell’ambito delle attività finanziarie al costo ammortizzato, i crediti verso banche, al netto dei titoli di debito, ammontano a circa 9,3 miliardi di euro e comprendono la riserva obbligatoria presso banche centrali per 8 miliardi di euro.

I titoli di debito valutati al costo ammortizzato (modello di business HTC) ammontano a 61,2 miliardi di euro (+3,8 miliardi rispetto a 31 dicembre 2020), in larga parte rappresentati da titoli di Stato italiano.

Il portafoglio delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva – pari a 7,9 miliardi di euro, dato sostanzialmente in linea a quello del 31 dicembre 2020 – è costituito in via prevalente da titoli di Stato detenuti secondo il modello di business HTCS.

Le attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico ammontano a 1,7 miliardi di euro (in cui sono allocati principalmente quote di OICR).

 

Principali grandezze patrimoniali: passivo

Il totale del passivo consolidato al 31 dicembre 2021 si attesta a 179 miliardi di euro, in aumento di 9,7 miliardi di euro (+5,7%) rispetto al 31 dicembre 2020. L’incremento è principalmente riconducile alle passività al costo ammortizzato (+9,2 miliardi di euro). In particolare, nell’ambito delle passività finanziarie valutate al costo ammortizzato, la raccolta diretta da clientela ordinaria (escludendo le passività nei confronti di Cassa Compensazione e Garanzia) si attesta a 122 miliardi di euro (+8,8 miliardi di euro rispetto a fine 2020). L’incremento è connesso principalmente alle maggiori giacenze su conti correnti e depositi liberi, parzialmente compensato dalla riduzione dei titoli in circolazione (per effetto delle progressive scadenze non accompagnate da nuove emissioni).

€/migliaia 31/12/2021 31/12/2020
Debiti verso clientela 110.742.741 99.497.367
Conti correnti e depositi a vista 104.311.902 92.228.718
Depositi a scadenza 4.865.989 5.748.454
Altri debiti 1.564.850 1.520.194
Titoli in circolazione 11.306.480 13.718.496
Obbligazioni 6.617.687 8.308.713
Altri titoli 4.688.793 5.409.783
Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato – Raccolta diretta da clientela ordinaria 122.049.221 113.215.862

 

Il Loan to deposit ratio si attesta al 72% (a dicembre 2020 pari a 75%).

La restante parte delle passività finanziarie valutate al costo ammortizzato si riferisce a raccolta da clientela istituzionale (41,4 miliardi di euro) ed è riferita principalmente da debiti verso banche (34,6 miliardi di euro) riconducibili per oltre 33 miliardi di euro a finanziamenti ottenuti dalla BCE (TLTRO – Targeted Longer-Term Refinancing Operations), in aumento per complessivi 2,5 miliardi di euro soprattutto in relazione alla strategia finanziaria di Gruppo conseguente alla più espansiva politica monetaria della BCE.

€/migliaia 31/12/2021 31/12/2020
Finanziamenti con clientela 6.808.999 8.899.330
Pronti contro termine passivi 5.635.000 6.821.435
Altri 1.173.999 2.077.896
Debiti verso banche 34.585.361 32.114.297
Debiti verso Banche Centrali 33.158.972 29.923.224
Debiti verso banche 1.426.388 2.191.072
Conti correnti e depositi a vista 217.542 299.339
Depositi a scadenza 92.858 116.154
Finanziamenti e pronti contro termine passivi 1.065.857 1.648.035
Altri 50.131 127.544
Passività finanziarie al costo ammortizzato – Raccolta da clientela istituzionale 41.394.360 41.013.627

 

Il patrimonio netto consolidato ammonta a 10,7 miliardi di euro. Il capitale sociale accoglie il capitale della Capogruppo, pari a 1,4 miliardi di euro, e il capitale delle BCC Affiliate che insieme alla Capogruppo costituiscono un’unica entità consolidante. Le azioni proprie accolgono principalmente il capitale della Capogruppo detenuto dalle BCC Affiliate che partecipano al consolidamento contabile del Gruppo in applicazione dell’art. 1072 della Legge n. 145/2018.

Tra le riserve, complessivamente pari a 8,7 miliardi di euro, figurano principalmente riserve legali pari a 10,4 miliardi di euro – accumulate grazie anche al forte ricorso all’autofinanziamento delle BCC in relazione agli obblighi normativi di capitalizzazione di almeno il 70% degli utili.

 

Esiti dell’esercizio di Comprehensive Assessment 

Nel mese di luglio 2021, la Banca Centrale Europea (BCE) ha pubblicato l’esito dell’esercizio di Comprehensive Assessment sul Gruppo, con riferimento ai dati di bilancio consolidato al 31 dicembre 2019, che ha evidenziato livelli patrimoniali per il GBCI superiori alle soglie minime stabilite per l’esercizio, confermandone la solidità.

Nello specifico, l’esercizio è stato condotto nelle seguenti fasi e producendo i seguenti impatti:

  • “Asset Quality Review” sui portafogli creditizi “Large SME”, “Retail SME” e “Residential Real Estate”, con impatti corrispondenti a circa 162 bps di CET1 ratio del Gruppo al 2019 (di cui solo 17 bps riconducibili a maggiori RWA dovuti a riclassificazioni a Stage 3 di alcune esposizioni);
  • “Stress Test” su un orizzonte temporale triennale (2020-2022), con impatti sul CET1 ratio del Gruppo di -118 bps in uno scenario macroeconomico “Base” (passando dal 15,5% del 2019 al 14,3% del 2022) e di -713 bps in uno scenario macroeconomico “Avverso” molto conservativo che prevedeva un PIL italiano in diminuzione del -13% nel 2020 a causa degli effetti della pandemia (passando dal 15,5% del 2019 all’8,4% del 2022);
  • “Join-up” che ha determinato un ulteriore impatto sul CET1 ratio del Gruppo di -42 bps nello scenario ‘’Base’’ e -107 bps nello scenario ‘’Avverso’’.

Complessivamente, in esito all’esercizio di Comprehensive Assessement, il CET1 di Gruppo alla data di riferimento dell’esercizio si sarebbe attestato al 12,3% nello scenario ‘’Base’’ e al 5,7% nello scenario ‘’Avverso’’, al di sopra dei livelli minimi di solvibilità richiesti, rispettivamente dell’8% e del 5,5%, confermando la resilienza e l’assenza di gap patrimoniali.

 

Dettaglio relativo al portafoglio creditizio del Gruppo

Come detto, i crediti verso clientela presentano un saldo pari a 88,8 miliardi di euro al netto dei titoli di debito, di cui 86,4 miliardi in bonis e circa 2,4 miliardi riferiti a posizioni deteriorate. Il peculiare modello di business delle BCC Affiliate, particolarmente legato alle comunità locali in cui operano e a servizio dei soci, si riflette soprattutto nella tipologia di controparti affidate.

I prestiti complessivamente erogati – pari a 93,9 miliardi di euro lordi al 31 dicembre 2021 – sono infatti destinati in larga parte a famiglie consumatrici e piccole e medie imprese (PMI), cui sono riconducibili rispettivamente il 37% e il 49% del totale degli affidamenti. Come riportato nella tavola di seguito, tali segmenti esprimono un NPL ratio lordo più contenuto rispetto a quello del segmento corporate, confermando la miglior capacità di gestire le relazioni creditizie nei confronti di famiglie e piccole imprese, che rappresentano da sempre la clientela di elezione del credito cooperativo in relazione alla sua mission di sistema a vocazione territoriale.

Tipologia di controparte Valore lordo

€/migliaia

Incidenza sul totale prestiti e anticipazioni Prestiti e anticipazioni performing Prestiti e anticipazioni non-performing
Incidenza sul totale  Incidenza sul totale performing NPL ratio lordo Incidenza sul totale NPL
Clientela ordinaria 93.027.468 99,0% 93,0% 99,0% 7,0% 99,9%
Famiglie consumatrici 34.859.291 37,1% 95,5% 38,1% 4,5% 24,0%
Piccole e medie imprese 46.415.150 49,4% 93,2% 49,5% 6,8% 48,6%
– Famiglie produttrici 8.197.369 8,7% 91,8% 8,6% 8,2% 10,3%
– Micro-imprese, enti e associazioni 8.460.077 9,0% 90,7% 8,8% 9,3% 12,2%
– Altre PMI 29.757.705 31,7% 94,3% 32,1% 5,7% 26,1%
Altre società non finanziarie 9.040.257 9,6% 80,8% 8,4% 19,2% 26,8%
Altre società finanziarie 2.712.769 2,9% 98,7% 3,1% 1,3% 0,5%
Amministrazioni pubbliche 906.636 1,0% 99,2% 1,0% 0,8% 0,1%
Totale finanziamenti a clientela al c.a. 93.934.103 100,0% 93,1% 100,0% 6,9% 100,0%

 

Per quanto concerne la distribuzione territoriale, le esposizioni creditizie del Gruppo sono concentrate principalmente nel Nord (56%) e nel Centro Italia (31%).

Area geografica Valore lordo

€/migliaia

Incidenza sul totale prestiti e anticipazioni
Nord-Est 27.490.587 29,3%
Nord-Ovest 25.250.843 26,9%
Centro 29.531.195 31,4%
Sud e isole 11.661.477 12,4%
Totale finanziamenti a clientela al c.a.  93.934.103 100,0%

 

Relativamente all’attività economica svolta dalla clientela, oltre alle famiglie consumatrici, i settori cui sono rivolti i maggiori affidamenti sono i servizi, l’immobiliare e le costruzioni, il manifatturiero e il commercio.

Attività economica della controparte Valore lordo €/migliaia Incidenza sul totale prestiti e anticipazioni Prestiti e anticipazioni performing Prestiti e anticipazioni non-performing
Incidenza sul totale Incidenza sul totale performing NPL ratio lordo Incidenza sul totale NPL
Famiglie consumatrici 34.859.291 37,1% 95,5% 38,1% 4,5% 24,0%
Settore primario 5.209.643 5,5% 93,6% 5,6% 6,4% 5,1%
Attività manifatturiere 12.915.889 13,8% 94,0% 13,9% 6,0% 11,9%
Commercio 10.071.673 10,7% 92,4% 10,6% 7,6% 11,8%
Attività immobiliari e costruzioni 13.259.083 14,1% 84,1% 12,7% 15,9% 32,6%
Servizi e altro 13.999.120 14,9% 93,5% 15,0% 6,5% 14,1%
Amministrazioni pubbliche 906.636 1,0% 99,2% 1,0% 0,8% 0,1%
Società finanziarie 2.712.769 2,9% 98,7% 3,1% 1,3% 0,5%
Totale finanziamenti a clientela al c.a. 93.934.103 100,0% 93,1% 100,0% 6,9% 100,0%

 

Il settore primario registra una percentuale di affidamenti superiore alla media nazionale, anche in relazione alla natura di banche del territorio delle BCC Affiliate, mentre il comparto immobiliare e costruzioni come nel resto del Paese ha risentito maggiormente degli effetti della prolungata crisi economica, registrando un NPL ratio lordo superiore alla media di Gruppo.

Al peculiare modello di business, che vede una prevalenza di mutui a famiglie e piccole imprese, è riconducibile l’elevata quota di crediti assistiti da garanzie reali (61%). In particolare, i crediti deteriorati sono assistiti per il 73% da garanzie reali, dato che va letto unitamente con l’elevato grado di copertura degli NPL a testimonianza della sempre più prudente valutazione delle recuperabilità degli stessi crediti progressivamente adottata dal Gruppo.

Tipologia di garanzia Valore lordo €/migliaia Incidenza sul totale prestiti e anticipazioni Prestiti e anticipazioni performing Prestiti e anticipazioni non-performing
Incidenza sul totale Incidenza sul totale performing Incidenza sul totale Incidenza sul totale NPL
Garanzie reali 57.350.631 61,1% 91,8% 60,2% 8,2% 73,0%
Garanzie personali 22.307.168 23,7% 94,9% 24,2% 5,1% 17,4%
Non garantito 14.276.304 15,2% 95,7% 15,6% 4,3% 9,6%
Totale finanziamenti a clientela al c.a.  93.934.103 100,0% 93,1% 100,0% 6,9% 100,0%

 

I crediti deteriorati lordi ammontano a circa 6,4 miliardi di euro, con un’incidenza sui crediti totali lordi del 6,2% (NPL ratio lordo di 6,9% se si considerano i soli crediti verso la clientela). I crediti deteriorati netti si attestano a 2,4 miliardi di euro, con un’incidenza del 2,5% sul totale dei crediti netti (NPL ratio netto di 2,7% se si considera la sola clientela). Il rapporto sofferenze nette e inadempienze probabili nette rispetto agli impieghi netti è pari rispettivamente all’0,6% (0,7% per la clientela ordinaria) e al 1,5% (1,7% per la clientela ordinaria).

Il livello di copertura dei crediti verso clientela deteriorati si attesta al 62,7%, in aumento di 7 punti rispetto al 31 dicembre 2020 (55,7%). In particolare, le coperture si attestano al 78,8% sulle sofferenze (70,4% al 31 dicembre 2020) e al 53,9% per le inadempienze probabili (43,6% al 31 dicembre 2020).

Tipologia di esposizioni Esposizione lorda – €/migliaia Rettifiche di valore – €/migliaia Esposizione netta – €/migliaia Coverage 31/12/2021 Coverage 31/12/2020
Sofferenze 2.833.571 (2.233.122) 600.449 78,8% 70,4%
Inadempienze probabili 3.190.571 (1.718.628) 1.471.942 53,9% 43,6%
Esposizioni scadute deteriorate 420.830 (88.131) 332.699 20,9% 17,8%
Crediti verso clientela deteriorati al c.a. 6.444.971 (4.039.881) 2.405.090 62,7% 55,7%

 

Adeguatezza patrimoniale del Gruppo

Al 31 dicembre 2021, i Fondi Propri del Gruppo si attestano a 12 miliardi di euro, rappresentati per circa 11,3 miliardi di euro da Common Equity Tier 1 (CET 1) e per il resto soprattutto da Tier 2.

I ratios patrimoniali si posizionano al 31 dicembre 2021 al 17,7% per il CET1 ratio e al 18,9% per il TC ratio, valori in aumento a quelli di fine 2020 (rispettivamente pari al 16,7% e al 17,5%) e superiori alla media del sistema bancario nazionale.

Gli indicatori di solidità patrimoniale si attestano largamente al di sopra dei requisiti regolamentari. Di seguito, si rappresenta anche la dinamica delle attività ponderate per il rischio (RWA) che si attestano su valori inferiori a quelli di fine 2020 (63,7 miliardi di euro, -3,6% circa), principalmente a seguito della riduzione degli assorbimenti relativi ai portafogli in default, in relazione alle cessioni effettuate e agli ulteriori rilevanti accantonamenti effettuati nell’ultima parte dell’anno e alle cessioni intervenute, nonché alla crescita dei crediti assistiti da garanzia pubblica.

Adeguatezza patrimoniale 31/12/2021 31/12/2020
RWA (€/miliardi) 63,7 65,9
Capitale primario di Classe 1 (€/miliardi) 11,3 11,0
Totale Fondi Propri (€/miliardi) 12,0 11,5
CET1 ratio (%) 17,7% 16,7%
TC ratio (%) 18,9% 17,5%

 

Posizione di liquidità del Gruppo

A partire dalla sua costituzione, la posizione di liquidità del Gruppo si è mantenuta solida e all’interno dei limiti di rischio definiti sia dal quadro normativo interno sia dal quadro regolamentare in materia. Gli indicatori LCR e NSFR si sono posizionati sempre in area obiettivo in ambito RAS, attestandosi su valori ben superiori alle soglie di risk appetite definite in fase di predisposizione del piano finanziario, registrando a fine 2021 un valore pari, rispettivamente, al 291% e al 134%.

 

Requisito MREL

A maggio 2021, Iccrea Banca, in qualità di Entità di Risoluzione del Gruppo, ha ricevuto dal Comitato di risoluzione unico la decisione sulla determinazione del requisito minimo di fondi propri e passività ammissibili (MREL- Minimum Requirement of Eligible Liabilities) su base consolidata, comprensiva del requisito di subordinazione (pari al 16%), livello intermedio pari a 20,57% da rispettare entro il 1° gennaio 2022 e obiettivo target pari a 24,35% da rispettare entro il 1° gennaio 2026.

Con riferimento agli obblighi MREL di Gruppo, al 31 dicembre 2021, Iccrea Banca rispetta il livello intermedio obbligatorio del requisito su base consolidata, con un surplus pari a circa 360 milioni di euro, e del requisito di subordinazione, con un surplus pari a circa 1.827 milioni di euro.

 

Aggiornamento sugli impatti relativi all’emergenza sanitaria connessa al Covid-19

Nel corso del 2021 sono proseguite anche le iniziative di sostegno alle famiglie e alle imprese da parte del Gruppo già attivate nel 2020. Al 31 dicembre 2021 risultano approvate richieste ex lege, ABI e di iniziative delle singole Banche moratorie per un valore lordo complessivo pari a circa 21,7 miliardi di euro (circa il 98% delle richieste pervenute), sostanzialmente non più attive a partire dai primi mesi del 2022, con la ripresa dei normali piani di ammortamento del debito.

 

Risultati economici

€/migliaia 31/12/2021 31/12/2020
Margine di interesse 2.760.731  2.521.121 
Commissioni nette 1.380.212  1.261.960 
Dividendi, risultato di negoziazione, risultato di copertura e risultato attività e passività al FV con impatto a CE 57.395 25.953
Utili (perdite) da cessione o riacquisto 429.214 264.627
Margine di intermediazione 4.627.553  4.073.661 
Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito (1.191.720) (837.532)
– di cui attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: crediti verso clientela (1.174.563) (812.766)
Utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni (1.969) (3.197)
Risultato netto della gestione finanziaria 3.433.865  3.232.931 
Spese amministrative (2.991.084) (2.987.995)
a) spese per il personale (1.712.036) (1.729.164)
b) altre spese amministrative (1.279.048) (1.258.832)
Accantonamenti e ammortamenti (307.918) (319.532)
    – di cui accantonamenti per garanzie rilasciate (63.734) (29.833)
Altri oneri/proventi di gestione 336.219 328.010
Costi operativi (2.962.783) (2.979.517)
Utili (Perdite) delle partecipazioni 19.264 (7.742)
Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali (15.836) (40.118)
Rettifiche di valore dell’avviamento (1.810) (2.842)
Utili (Perdite) da cessione di investimenti 85 (634)
Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte 472.785  202.077 
Imposte sul reddito d’esercizio dell’operatività corrente (12.214) 242
Utile (Perdita) d’esercizio 460.571  202.320 
Utile (Perdita) di pertinenza di terzi 3.806  6.528 
Utile (Perdita) di pertinenza della Capogruppo 456.765  195.793 

 

Il Gruppo ha chiuso il 2021 con un utile netto di 461 milioni di euro, di cui 457 milioni di pertinenza della Capogruppo.

In particolare, il margine di interesse si è attestato a 2,8 miliardi di euro, quale risultato netto tra interessi attivi pari a 3,2 miliardi di euro e interessi passivi per circa 0,4 miliardi di euro, principalmente relativi a debiti verso clientela e titoli in circolazione iscritti tra le passività finanziarie valutate al costo ammortizzato.

Le commissioni nette registrate nel 2021 si attestano a 1,4 miliardi di euro, in crescita rispetto all’esercizio precedente (+118 milioni di euro), e comprendono commissioni attive per complessivi 1,8 miliardi di euro (principalmente relativi a commissioni per gestione conti correnti, per servizi di incasso e pagamento e servizi di intermediazione e consulenza) nettate da commissioni passive per 0,5 miliardi di euro.

Il risultato da cessione è positivo per 429 milioni di euro, in aumento di 165 milioni rispetto al 2020, e accoglie principalmente il risultato positivo derivante dalla dismissione di titoli di Stato.

Le rettifiche nette per rischio di credito, pari a 1,2 miliardi di euro, aumentano di 354 milioni rispetto allo scorso esercizio per effetto della maggior conservatività adottata nel calcolo dell’ECL e delle ancor più prudenti politiche adottate nella valutazione di NPL.

I costi operativi, pari circa 2,9 miliardi di euro, restano sostanzialmente in linea con il 2020.

 

Environmental, Social e Governance (ESG) e cambiamento climatico

A settembre 2021, il Gruppo ha aggiornato il Piano di Sostenibilità di Gruppo – ovvero il documento che integra i fattori ESG nel Piano Strategico – per tenere conto del rinnovato contesto sociale ed economico, profondamente mutato in esito alla pandemia Covid-19, nonché dell’evoluzione normativa in materia.

Gli obiettivi del Piano di Sostenibilità, individuati in una logica di rischio-opportunità, sono direttamente correlati agli SdGs dell’Agenda 2030 dell’ONU nonché ai fattori ESG e connessi pilastri di sostenibilità del Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea, “Persone e Comunità, Territorio e Ambiente”. Il piano compendia 7 obiettivi e 27 target che afferiscono, in prima istanza, allo sviluppo sociale e di sostegno al territorio, nonché alle tematiche di tutela dell’ambiente e sviluppo commerciale sostenibile.

Inoltre, la Capogruppo ha approvato la Carta degli Impegni in materia di Ambiente e Cambiamento Climatico, adottata dalle BCC aderenti al Gruppo e dalle Società del Perimetro Diretto. In coerenza con il Piano di Sostenibilità, la Carta degli Impegni in materia di Ambiente e Cambiamento Climatico definisce l’impegno del Gruppo in materia di impatti ambientali, diretti e indiretti, attraverso lo sviluppo di un percorso di gestione che ne persegue la riduzione, nonché la promozione di azioni e comportamenti virtuosi e la diffusione di una cultura ambientale nell’ambito delle proprie sfere di influenza. La “crescita responsabile e sostenibile del territorio in cui opera” e la propensione a distinguersi “per il proprio orientamento sociale e per la scelta di costruire il bene comune” ex art. 2 dello Statuto è parte imprescindibile della mission del Gruppo. Nel rispetto del “Principio di legame col territorio”, il Gruppo abbraccia il paradigma dell’Ecologia Integrale, nozione inseparabile dal concetto di bene comune e di mutualismo.

In tale contesto, nel mese di novembre 2021 Iccrea Banca ha perfezionato l’emissione del primo Social Bond per un valore pari a 500 milioni di euro con scadenza gennaio 2027 e richiamabile dall’emittente a gennaio 2026, destinato al mercato istituzionale. L’emissione è avvenuta a valere sull’EMTN Programme e sul Green, Social and Sustainability Bond Framework pubblicato nel corso dell’anno, in linea con i Green e i Social Bond Principles emanati dall’ICMA (International Capital Market Association) nel 2021. L’operazione ha l’obiettivo di destinare funding a impieghi rivolti in modo particolare a piccole e medie imprese e famiglie che hanno avuto accesso alle risorse ex Decreto Liquidità, a PMI con numero dipendenti inferiore alle 50 unità operanti nelle regioni con un reddito pro capite inferiore alla media nazionale e all’imprenditoria giovanile e femminile.

 

Ambizione di Gruppo 2024

Nel corso dell’esercizio, il Gruppo ha proseguito le attività di esecuzione degli interventi industriali definiti nel Piano di Trasformazione 2020-2023, in gran parte attuato e i cui effetti sono già visibili nei risultati del 2021, registrando una crescita significativa nonostante il contesto pandemico dell’ultimo biennio e gli impatti del Comprehensive Assessment.

Nel mese di dicembre 2021, sono stati individuati tre ambiti di prioritario indirizzo delle attività di pianificazione al fine di realizzare l’obiettivo di dotare il Gruppo di un modello di business che, nel pieno rispetto della sua natura cooperativa e degli scopi che ne conseguono, determini un profilo di rischio-rendimento atto ad assicurarne la stabilità di lungo termine.

Nonostante l’incertezza del contesto attuale, il Gruppo ritiene possibile ambire entro il 2024 al:

  • proseguimento del percorso di derisking fino a raggiungere valori di qualità del credito allineati a quelli del mercato nazionale, con un NPL ratio netto inferiore al 2%;
  • miglioramento della marginalità conseguita, coerentemente con la natura cooperativa del Gruppo, con un ROE al 5%;
  • mantenimento di un solido profilo patrimoniale con un TC ratio pari a oltre il 18%.

 




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