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Protezione civile: le Regioni devono informare il ministero dell’Interno prima delle ordinanze Provvedimento esplicativo del decreto presidenziale. Che ne è dell'ordinanza di Emiliano? Il governatore pugliese la ritiene in vigore

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Alle sei di sera il ministro Boccia e il capo della protezione civile Borrelli hanno presentato l’ordinanza di quel dipartimento. Si tratta di un provvedimento esplicativo del decreto del presidente del Consiglio risalente alla notte scorsa. Quello che, fra le altre cose, definisce l’intera Lombardia e 14 province di altre regioni come zona rossa. Quello per il quale, in piena notte, il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha firmato un’ordinanza di obbligo per chi arrivato, da ieri, in Puglia dalla zona rossa: quarantena.

Senonché il provvedimento della protezione civile fa chiaro riferimento alla necessità, da parte delle Regioni, di avvertire il ministero dell’Interno, prima del varo delle loro ordinanze (possibili, naturalmente). Ciò perché la materia della sicurezza è in capo allo Stato, viene evidenziato nella circolare della protezione civile.

Insomma: un modo indiretto per dire alle Regioni di non fare scatti in avanti rispetto ai provvedimenti nazionali. Ora, da un punto di vista della validità, in che condizioni è l’ordinanza di Emiliano delle 2,31 della scorsa notte? Il governatore pugliese, secondo la ricostruzione della Gazzetta del Mezzogiorno, dice che.la sua ordinanza è valida.

Ma tutti gli attori di questa vicenda devono chiarire se sia così, in relazione alla circolare della protezione civile.

Aggiornamento qui:

Emiliano: oggi duemila persone hanno compilato il modulo di autosegnalazione previsto dall’ordinanza | Avvocatura della Regione Puglia: provvedimento non in contrasto con quello della protezione civile




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