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Giornata internazionale della donna Che sia una festa ma l'8 marzo non deve essere solo mimose e discoteca

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Di Anna Lodeserto:

L’origine della Giornata Internazionale della Donna si perde facilmente tra varie leggende.
La prima risale all’otto marzo 1908 quando centinaia di operaie, ed operai , furono vittime di un incendio nella fabbrica ” Cotton and Cotton” di New York. Ad appiccare l’incendio fu il proprietario della ditta per porre fine allo sciopero indetto dalle donne che vi lavoravano. Questo avvenimento non ha trovato alcun riscontro nei controlli successivi, infatti , si afferma con quasi assoluta certezza che la fabbrica non sia mai esistita.
Correva l’anno 1917 a San Pietroburgo quando centinaia di operaie scesero per le vie della città manifestando con forza per la fine della Prima Guerra Mondiale. Queste donne diedero inizio alla caduta dello Zarismo.
Nel corso della Storia numerosi, anche troppi, sono gli esempi di donne che hanno dovuto lottare, perdere la vita per veder riconosciuti gli stessi diritti degli uomini.
Rare sono le donne che hanno vinto un Premio Nobel nei diversi ambiti. Poche le donne che ottengono , ancora oggi, un riconoscimento reale nell’ambito lavorativo.
Molte sono le donne a cui sono dedicate le pagine di cronaca, il più delle volte, nera.
Troppe le donne vittime di una società maschilista, che le annienta nell’anima. Numerose le donne che utilizzano gli escamotage cosmetici per cercare di nascondere agli occhi del mondo, pronto a giudicare, criticare, ma poco disposto a comprendere, lividi ed occhi lucidi.
Tante le donne che cercano di far rispettare il proprio volere, anche di terminare una storia d’amore.
” Donna uccisa dall’ex compagno” rientra tra i titoli giornalistici che vanno per la maggiore. Donne che vedono negata la possibilità di essere felici e libere. La libertà è un diritto inalienabile della persona. Libertà di pensiero, di azione. Libertà di prendere una metro senza la paura di esser stuprata.
L’otto marzo, non è solo il giorno della mimosa, delle serate in discoteca. L’otto marzo è un punto di partenza per perseguire obiettivi che devono esser raggiunti e verificati entro l’anno successivo.
La donna merita più di una giornata all’anno. La donna merita attenzioni, cure, premure e soprattutto rispetto. Perché esseri umani, esattamente come gli uomini.

 




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