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Il capo della polizia dona un cappello da poliziotto a Marcello Lippi. Coisp: perché a Salvini contestato di avere indossato una polo con stemma Ps? Il commissario tecnico della nazionale di calcio campione del mondo 2006 omaggiato a Roma, il sindacato polemizza

CAPO POLIZIA PANSA E MARCELLO LIPPI

CAPO POLIZIA PANSA E MARCELLO LIPPIFacciamo una premessa, su come la si pensa qui: la nazionale di calcio è di tutti, un partito politico non è di tutti. E ora, di seguito, un comunicato diffuso dal sindacato di polizia Coisp-Campania:

Apprendiamo dalla stampa che nel corso della manifestazione di presentazione dello spot “Rispetta le regole, Vinci la vita” che si è svolta a Roma presso il Viminale, il Prefetto Alessandro Pansa, Capo della Polizia di Stato, ha donato all’ex allenatore della Nazionale italiana di calcio Marcello Lippi un cappello da funzionario .
Sulla vicenda, Giuseppe Raimondi , Segretario Generale Regionale della Campania del sindacato indipendente di Polizia Coisp, ha voluto esprimere il suo disappunto :” Nulla da eccepire – dichiara il leader della Campania Giuseppe Raimondi – un gran bel gesto quello del capo della Polizia che avvicina le Istituzioni alla gente!!!! Se non fosse però che lo scorso 15 ottobre, nel corso della manifestazione congiunta di alcune sigle sindacali tra cui il Coisp che si tenne a Roma per protestare contro la prossima legge finanziaria e l’ulteriore oltraggio al Comparto sicurezza con aumenti da fame, fu dato estremo risalto al solo fatto che Matteo Salvini, leader della Lega presente all’evento, avesse indossato una polo con lo stemma della Polizia di Stato, tralasciando il vero motivo della protesta delle divise. Ora mi chiedo – continua Raimondi – perché due pesi e due misure? Perché per Matteo Salvini era reato o quanto meno poco opportuno indossare una maglia con lo stemma araldico della Polizia di Stato e poi per Marcello Lippi è tutto lecito? Si aprirà anche ora una indagine interna ? Perché guardare la pagliuzza nell’occhio dell’altro tralasciando la trave che c’è nel proprio? Lasciando da parte le citazioni evangeliche ribadiamo che oggi non è più il tempo per le passerelle, occorre agire. Le minacce sono serie, reali. All’alba del Giubileo della Misericordia con milioni di fedeli che giungeranno in Italia ed a Roma in particolare, siamo impreparati, inadeguati con pochi uomini e poche risorse. Chiediamo al Governo di elargire subito il miliardo di euro destinato alla sicurezza, investendo su di essa e non tagliandola inopportunamente come negli ultimi anni.”




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