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Chi beneficia della 104 deve essere rigoroso. O può perdere il lavoro. Conferma dalla Cassazione Licenziamento di un dipendente, concesso al datore di lavoro di procurarsi prove tramite investigatore privato

sentenza 1

Di Enrico Pellegrini:

L’ordinanza della Corte di Cassazione è del 18 febbraio scorso. È la numero 4670/2019. Con questo provvedimento si conferma il rigore nei confronti di chi fa un uso improprio dei permessi per assistere i familiari disabili. La legge 104 insomma. Il caso specifico è quello di un dipendente licenziato perché invece di impiegare le ore di permesso ai sensi di legge per assistere il familiare bisognoso, le dedica ad attività personali ledendo il vincolo fiduciario che è alla base di un rapporto di lavoro. Né vale, per rendere illegittimo il licenziamento, il fatto che il datore di lavoro avesse ottenuto conferme dell’atteggiamento del dipendente avvalendosi di servizi di investigazione privata. L’ordinamento permette l’intervento del detective per il controllo di condotte extralavorative che sia rilevante al fine del corretto adempimento delle obbligazioni del lavoratore.




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