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“Violante non può essere giudice costituzionale”, denuncia M5S Secondo i deputati di quel gruppo, l'ex presidente della Camera non ha i requisiti di magistrato, avvocato o professore universitario previsti dalla Costituzione

luciano violante

luciano violanteLuciano Violante non può essere eletto giudice costituzionale, Non già perché sono sedici bocciature in fila, nei confronti dell’ex presidente della Camera, pugliese di adozione. No. Il motivo è un altro, almeno secondo i deputati del movimento 5 stelle i quali oggi lo hanno denunciato durante la seduta a Camere riunite, quella appunto della sedicesima bocciatura.

Secondo i parlamentari M5S, da una verifica fatta riguardo al curriculum dell’ex presidente della Camera, non emerge il profilo necessario per diventare membro della Consulta, ai sensi dell’articolo 135 della Costituzione. L’interpretazione M5S riguarda l’attività di professore ordinario all’università. Poiché Violante è in pensione da sei anni, è caduto quel requisito, sostengono dal movimento 5 stelle. I quali fanno anche riferimento alle altre possibilità di far parte della Consulta, che Violante non ha: ovvero, non è mai stato magistrato di giurisdizioni superiori (Cassazione, Consiglio di Stato, Corte dei Conti o Corte Costituzionale) né avvocato. L’articolo 135 della Costituzione recita così: “I giudici della Corte costituzionale sono scelti tra i magistrati anche a riposo delle giurisdizioni superiori ordinaria ed amministrative, i professori ordinari di università in materie giuridiche e gli avvocati dopo venti anni d’esercizio”. Ora, quella formula “anche a riposo” vale per i magistrati delle giurisdizioni superiori ma non per i docenti universitari, sostengono i parlamentari M5S. Pertanto, è la loro tesi, Luciano Violante non può fare il giudice costituzionale. Non perché lo stiano bocciando in parlamento, ma proprio perché non ha i titoli.

Dell’altro ieri è il caso della componente del Consiglio superiore della magistratura, Teresa Bene, esclusa dal Csm benché fosse stata votata dal parlamento, proprio perché le mancavano i requisiti fondamentali. E il presidente della Repubblica non nascose l’irritazione per la superficialità con cui il parlamento si era comportato.

(foto: fonte la rete)




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