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San Donaci, sacra corona unita: sequestro di beni riconducibili al 36enne Benito Clemente, condannato per reato di tipo mafioso Francavilla Fontana: accusa, va in posti vicini a quelli frequentati dall'ex moglie ma non può. Arrestato. Latiano: arrestato con l'accusa di avere aggredito operatori della comunità che lo ospita

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Di seguito alcuni comunicati diffusi dai carabinieri:

I carabinieri del nucleo investigativo di Brindisi e della compagnia di Francavilla Fontana hanno proceduto alla confisca di beni immobili e mobili intestati o riconducibili a CLEMENTE Benito, classe 1979 del posto, già condannato per associazione per delinquere di tipo mafioso.

I beni erano già stati sottoposti a sequestro preventivo il 17 marzo 2015 su provvedimento del Tribunale di Brindisi – Sezione Penale – Ufficio Misure di Prevenzione su richiesta della DDA di Lecce, a seguito delle indagini promosse dal nucleo investigativo di Brindisi, in applicazione della normativa antimafia.

Il valore complessivo dei beni è di oltre 500.000 € e comprende due immobili, un locale deposito, un lastricato solare, due terreni agricoli, due autovetture (una Fiat 500 nuovo modello e un’Audi A3) e un motociclo (un’Aprilia 850). Oltre i beni elencati sono stati confiscati 54.000,00 € in contanti, rinvenuti e sequestrati dai carabinieri, in data 04.02.2015, presso l’abitazione di CLEMENTE Benito nel corso di una perquisizione domiciliare.

Le indagini avevano consentito di accertare la sproporzione tra redditi e beni, infatti, dal 2004 al 2014, il nucleo familiare del CLEMENTE aveva potuto disporre della somma complessiva di poco più di 60.000 euro, inidonea a giustificare i beni acquistati nello stesso periodo; inoltre, le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia lo avevano indicato quale sodale esponente clan SCU c.d. “DEI MESAGNESI” –  gruppo “VITALE”.

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I carabinieri della stazione di Latiano hanno tratto in arresto in flagranza di reato, per violenza privata, minaccia e danneggiamento, JIMOH Raphael, classe 1991 di origine nigeriana, domiciliato presso la comunità “Sprar Farah” del luogo.

Il giovane, nel pomeriggio del 30 settembre, per futili motivi, si è scagliato contro i responsabili della comunità, minacciandoli e distruggendo parte del mobilio presente all’interno della struttura, arrecando un danno tuttora in via di quantificazione.

Nessuna persona ha riportato lesioni.

JIMOH Raphael, dopo le formalità di rito, è stato tradotto presso la casa circondariale di Brindisi.

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I carabinieri della stazione di Francavilla Fontana hanno tratto in arresto per atti persecutori un uomo, classe 1965 del posto, in esecuzione di una “ordinanza di sostituzione con gli arresti domiciliari” della misura cautelare del “divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa”, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Brindisi, in seguito alle reiterate violazioni alle prescrizioni imposte con la precedente misura in espiazione.

L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato autorizzato a raggiungere il proprio domicilio.




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