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Terapia intensiva, occupazione posti letto: più del 40 per cento in mezza Italia fra cui la Puglia con Lombardia e Marche oltre il 60 per cento Monitoraggio settimanale fondazione Gimbe

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Di Francesco Santoro:

«L’occupazione di pazienti Covid in terapia intensiva supera il 40% in Puglia, Friuli-Venezia Giulia, Umbria, Toscana, Molise, Lazio e il 50% in Piemonte, provincia autonoma di Trento, Emilia-Romagna, con valori superiori al 60% in Lombardia e nelle Marche». È quanto emerge dal monitoraggio settimanale della Fondazione Gimbe sull’andamento della pandemia in Italia.
La campagna vaccinale nella terra degli ulivi? Secondo Gimbe, la percentuale della popolazione pugliese che ha completato l’intero ciclo è del 4,8 per cento mentre il 26 per cento degli ultraottantenni ha ricevuto sia la prima che la seconda dose del siero e il 29 per cento una somministrazione. E ancora, appena l’1,1 per cento degli abitanti con un’età compresa tra 70 e 79 anni ha completato la vaccinazione, mentre lo 0,8 ha ricevuto una sola dose. 16.244 le dosi inoculate alle persone con un’età compresa tra 16 e 69 anni.
«Se i vaccini rappresentano la via maestra per uscire gradualmente dalla pandemia–commenta il presidente di Gimbe, Nino Cartabellotta – è bene ribadire l’inderogabile necessità di proteggere in maniera prioritaria le persone fragili, più a rischio di sviluppare forme severe di Covid-19 che richiedono assistenza ospedaliera. Con l’attuale livello di sovraccarico, che non si ridurrà in tempi brevi, non possiamo più permetterci un nuovo rialzo di ricoveri e terapie intensive una volta avviate le graduali riaperture del Paese. Altrimenti continueremo a rimanere ostaggio delle misure restrittive».

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 




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