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Taranto: Demos, no a speculazioni edilizie nelle aree del parco regionale Mar Piccolo Timori crescenti

LIsola Citta Vecchia di Taranto

Di seguito un comunicato diffuso da Demos:

La storia urbanistica di Taranto ci racconta di una Città sviluppata all’interno di mura
medioevali, attuale Città Vecchia, fino all’Unità d’Italia. Di fatti, solo dal 1861, con il Piano Conversano del
1862/1864, Taranto vide la sua grande espansione fuori Porta Lecce, nell’attuale Borgo Umbertino con conseguente
lento abbandono dell’antica Città Medioevale Tarentum.
Nei decenni, il crescente aumento della popolazione ha spinto l’urbanizzazione ad oriente oltre il Borgo ed ad occidente fuori Porta Napoli determinando un anomalo sviluppo della Città, come poche in Europa, allungato, con oggettive difficoltà nella gestione ed amministrazione del territorio.
Fin dagli anni ’90, nonostante il lento ed inesorabile decremento ed invecchiamento della popolazione che ha visto,
oltre lo svuotamento di Taranto Vecchia, anche lo svuotamento del Borgo Umbertino, la città ha continuato ad
allungarsi, le scellerate politiche urbanistiche messe in atto hanno continuato a consumare inutilmente suolo, a
deturpare zone agricole, a danneggiare l’ambiente invece di adottare in primis politiche conservative e di restauro volte al completo recupero urbanistico delle zone antiche della Città e di valorizzazione e tutela delle aree extraurbane.
È di questi giorni la notizia di probabili speculazioni edilizie in aree di pregio naturalistico tutelate dalla Legge della
Regione Puglia 21 settembre 2020, n. 30 (Istituzione del parco naturale regionale “Mar Piccolo”), Legge fortemente
voluta da Gianni Liviano, attraverso una clamorosa e scellerata riperimetrazione delle aree del parco che ricordiamo
essere di oltre 6.500 ha dei quali quasi 2.000 porzione a mare.
Un regalo ai palazzinari, una ennesima inutile e dannosa cementificazione in una zona ricca di biodiversità la cui
valorizzazione potrebbe essere sicuro volano di sviluppo turistico e culturale non solo per Taranto ma per l’intero
territorio.
Il gruppo politico Demos, contrario a qualsiasi speculazione edilizia che interessi Taranto e la sua Provincia, alla luce
dell’incontro tra i Sindaci dei territori interessati dal Parco, ovvero Comune di Taranto, Comune di Statte, Comune di
San Giorgio Jonico, Comune di Carosino, Comune di Grottaglie, Comune di Fragagnano, Comune di Monteiasi, invita
ad una rapida costituzione del Consorzio di Gestione del Parco al fine di adottare gli strumenti, Statuto, Regolamento e Piano, atti alla piena tutela e salvaguardia del Mar Piccolo contro ogni ulteriore danno al suo ambiente ed alla sua
biodiversità




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