Di seguito il comunicato diffuso da Fabio Di Monte, segretario regionale per la Puglia e vicesegretario nazionale del sindacato Ugl polizia di Stato:
Apprendere notizie simili, estremamente lontane dalla realtà dei fatti, non può che lasciarci allibiti. Tanto più se, muovendo da notizie completamente assurde, passasse il messaggio nell’immaginario collettivo che il personale delle Forze di Polizia, in questo preciso momento storico, sia da considerarsi PRIVILEGIATO. Precisando che, l’unico è solo incontro, avuto a fine luglio per l’apertura delle trattative contrattuali, ha registrato la promessa del Governo di fare tutto il possibile per reperire, attraverso la legge di bilancio 2017, le risorse necessarie (oggi inesistenti) per riuscire a mantenere fede all’impegno preso con le Confederazioni il 30 novembre u.s. di riconoscere, per i rinnovi contrattuali, UN AUMENTO MEDIO LORDO DI APPENA 85€. Lordo medio che equivale al netto e tolta la vacanza contrattuale oggi percepita ad un aumento di circa 18€ netti per un Agente a regime. A regime perché, è bene ricordare che dopo oltre sette anni di blocco contrattuale sia parte normativa che economica, il provvedimento in itinere e ancora assai lungo da definire, è riferito al triennio 2016-2018. E la percentuale più elevata degli aumenti, sicuramente, per dei giochi di cassa, finirà per scattare al 31 dicembre 2018, così da non riconoscere arretrati al personale. Dunque, ci appare decisamente falsa e fuorviante questo genere di affermazione. “E a questo danno dobbiamo aggiungere la beffa che ha visto la categoria delle forze dell’ordine arrivare da un “riordino a perdere” che ha fatto già registrare un segno negativo per quanto attiene al potere d’acquisto, indignando il personale, che si è visto addirittura diminuire i soldi a propria disposizione. Basti pensare che, a fronte di circa 40€ MEDI che sono stati distribuiti con il Riordino, sono stati SOTTRATTI 80€ NETTI a tutti gli appartenenti. Gap, visto quanto affermato in avvio di trattative da parte del Governo, difficilmente colmabile anche con un nuovo contratto di lavoro”.
“DI BUONE INTENZIONI NE È LASTRICATA LA VIA DELL’INFERNO. Quindi UGL POLIZIA DI STATO rigetta in maniera chiara, netta ed inequivocabile queste affermazioni che indignano i poliziotti, sperando non sia solo un tentativo mediatico/politico per cercare di “imbonire” una categoria di lavoratori martoriati ed oltrem sicuramente il tentativo migliore che si possa fare”.
“Dopo diversi anni di blocco contrattuale, sia parte normativa che economica, la discussione contrattuale non troverà la parola fine in un solo incontro, peraltro esplorativo. In ballo ci sono molti diritti dei lavoratori del comparto sicurezza che hanno subito molti mutamenti anche normativi oltre che di carattere economico che DEVONO maniera così riduttiva di “BUSTA PAGA” trovare sollievo nel rinnovo contrattuale. Troppe le cose e le componenti da verificare, partendo dal compenso dell’ora di straordinario, attualmente obbligatoria e paradossalmente remunerata meno di quella ordinaria; poi ci sarà da sciogliere il nodo della previdenza complementare mai attuata per questo comparto ed altro ancora”. “In realtà, poi, stiamo ancora attendendo la convocazione da parte del Presidente del Consiglio, alla luce del fatto che, appartenendo ad una normativa “speciale”, ci viene preclusa la possibilità di aderire alle Confederazioni Sindacali, per cui la norma prevede che prima del varo della legge si stabilità il Governo ascolti le rappresentanze sindacali del comparto sicurezza e difesa. Convocazione ancora non AVVENUTA che fa pesantemen una serie di politiche economiche sulla pelle dei poliziotti”. Se è vero che a gennaio arriva la Befana di sicuro è falso che i poliziotti percepiranno 650 €. Visto che siamo tutti abbastanza cresciutelli per credere nelle favole.
