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Taranto: “appello per evitare la spoliazione del territorio” Conservatori e riformisti

taranto polizia sit in 29 gennaio 2016

Di seguito un comunicato diffuso dai Conservatori e riformisti:
Un appello a tutta la città perché si unisca contro la vera e propria spoliazione che gradualmente la sta privando di tutti i più importanti punti di riferimento istituzionali ed economici. Questo in sintesi il messaggio che i Conservatori e Riformisti di Taranto hanno voluto trasmettere oggi durante l’incontro con i giornalisti. Si è infatti tenuta la programmata conferenza stampa dei Conservatori e Riformisti di Taranto, presenti l’on.le Gianfranco Chiarelli, il consigliere regionale Renato Perrini e il coordinatore cittadino Francesco D’Errico. L’incontro con gli Organi di Informazione è servito a segnalare quanto stia accadendo in termini di vero e proprio saccheggio del territorio ionico a causa di una serie di provvedimenti che stanno penalizzando Taranto. Una vera e propria spoliazione che ha visto negli ultimi tempi la chiusura degli sportelli di Banca d’Italia, il declassamento della Sovrintendenza, la chiusura di numerosi corsi di laurea, il rischio di chiusura per il Paisiello, la quasi certa soppressione del Tribunale per i minorenni, e il probabile accorpamento della Corte d’Appello. Per citare solo i casi più noti. A ciò si aggiunga la realizzazione di un hot spot nel porto. Su questo tema si è espresso in particolare l’avv. D’ Errico: “Ci tolgono tutto e ci danno l’Hotspot per trasformare Taranto in una novella Lampedusa; Taranto non ha bisogno di questo ma di ben altro: di investimenti, di cultura, di nuovo sviluppo”. L’avvocato ha poi fatto riferimento anche al rischio di soppressione del tribunale per i minorenni e della corte d’appello, parlando di giustizia denegata. In tema di ulteriori sacrifici chiesti al territorio si è espresso anche il consigliere regionale Renato Perrini: “Quella della unità del territorio è per me un obiettivo prioritario; ritengo che dopo le elezioni tutti i rappresentanti della nostra provincia debbano battersi per la tutela degli interessi comuni prescindendo dalle appartenenze.” Tra questi interessi da tutelare quello del diritto alla salute: ” E’ noto come personalmente mi sia battuto per evitare ulteriori tagli alla sanità ionica. E nonostante siamo riusciti a salvaguardare l’ospedale di Castellaneta purtroppo abbiamo registrato la chiusura di fatto di quello di Grottaglie. Ora a Grottaglie però, come a Statte, porteranno i rifiuti del Salento!Quindi si continua con questo strano atteggiamento nei confronti della nostra provincia che è quello di chiedere continuamente sacrifici e non compensare mai nè sostenere quel necessario rilancio che porterebbe sviluppo ed occupazione. Tutto questo non può che essere attribuito alla politica di un governo che si ricorda di Taranto solo quando deve realizzare un hot spot per migranti.” Perrini ha anche annunciato che nel consiglio regionale di domani saranno discusse quattro sue interrogazioni tra cui quella riguardante la vicenda dei dati sulla diossina comunicati in netto ritardo. Nella ampia relazione dell’on.le Chiarelli il parlamentare ha fatto riferimento ad una serie di provvedimenti legislativi che stanno gradualmente privando il territorio ionico di importanti presidi istituzionali ed economici : “dopo il primo accorpamento delle sedi giudiziarie periferiche, che ha creato solo disagi agli operatori e alla utenza, la settimana scorsa si è approvato alla Camera un DDL che, tra le altre cose, decreta la chiusura dei tribunali per i minorenni, istituendo sezioni speciali nei tribunali ordinari. Una scelta disastrosa soprattutto per territori come quello di Taranto dove, alla già critica situazione sociale si aggiunge l’onere della gestione dei minori non accompagnati. Nel momento in cui si attiva un hot spot paradossalmente si priva il territorio di una indispensabile struttura; a tal proposito ho proposto un mio ordine del giorno che la maggioranza, a trazione PD, ha puntualmente bocciato”. Parlando di quanto stia accadendo a Taranto, dalla questione Ilva, al porto, alle tante chiusure di sedi istituzionali, nonché di nuove norme che di fatto penalizzano in particolare il mezzogiorno, come la riforma delle BCC o quella del processo civile, che aumenta i costi e riduce i diritti, Chiarelli ha sottolineato come debba essere chiara la differenza tra chi è al governo e chi invece siede nei banchi dell’opposizione: “Sentiamo spesso affermare che il PD è l’unica forza che si occupa di Taranto; e si vede verrebbe da dire! In realtà noi come opposizione proviamo ad offrire sempre il nostro contributo ottenendo continui dinieghi e rifiuto di dialogo”. In ultimo la dichiarazione di adesione al fronte del no alle trivelle in mare; i conservatori e riformisti dunque voteranno si all’abrogazione delle norme che consentirebbero la proroga delle autorizzazioni. Una scelta motivata dalla necessità di salvaguardare almeno il mare dopo tanto danno ambientale già subito. Nel rivolgersi alla città attraverso gli Organi di Informazione il parlamentare ha chiesto di fare fronte comune, invitando quindi anche le varie rappresentanze politiche ed istituzionali, per evitare la desertificazione del nostro territorio.




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