Di Eleonora Boccuni:
Due medici, un tecnico e un impiegato; sono questi i dipendenti ritenuti assenteisti dell’Asl di Lecce, chiamati a restituire 89mila euro. Avrebbero lavorato tra le 2.920 e le 628 ore in meno rispetto a quanto stipulato nel contratto. E rispetto a quanto era stato pagato con lo stipendio. Difatti, avrebbero percepito cifre non ben proporzionate rispetto al rapporto delle ore di lavoro realmente effettuate. Privi di attenuanti, l’Asl ha richiesti la restituzione delle somme non dovute, in rate da 653 a e 430 euro, trattenute sullo stipendio. Proseguono le verifiche per conto dell’Asl, dato che i quattro non sarebbero gli unici ad aver ottenuto una retribuzione superiore a quella dovuta, considerato, soprattutto, il settore, quello della sanità, alquanto delicato.
Come testimoniano le parole della Melli (direttrice generale):”Non una questione di norme o di tutela dell’immagine; bensì di rispetto del lavoro”.
