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Polizia, nella nota al ministro le contestazioni del sindacato Retribuzione, previdenza e parte normativa

polizia foto dietro

Di seguito il testo della lettera a firma di Valter Mazzetti, segretario nazionale Ugl polizia di Stato, inviata al ministro dell’Interno e per conoscenza al capo della polizia:

Gentile Sig. Ministro, Al Signor Capo della Polizia Pref. Franco Gabrielli di certo ricorderà come questa organizzazione sindacale abbia manifestato sin dal primo momento, insieme alla maggioranza delle rappresentanze anche militari fortissime perplessità, se non aperto dissenso, rispetto all’intento governativo di chiudere in tempi brevissimi un accordo per l’aspetto economico del Contratto, rinviando poi ad una successiva maratona gli incontri per un accordo anche sulla parte normativa. Tale differenziazione – che noi stigmatizzammo senza mezzi termini perché a nostro avviso difforme dalla vigente normativa – veniva dal governo giustificata con i tempi tecnici richiesti dagli adempimenti burocratici necessari per la materiale erogazione degli arretrati e dall’aggiornamento degli stipendi che, sul tavolo del contratto, il governo stesso si è solennemente impegnato ad effettuare rispettivamente entro il corrente mese di febbraio e l’ormai incombente successivo mese di marzo. Duole, tuttavia, dover costatare che, come assolutamente prevedibile, ancora non si è neppure costituito tavolo ad oltranza per il rinnovo della parte normativa – in cui spicca la previdenza complementare tutt’ora inattuata, solo per il nostro Comparto a ben ventitré anni dall’introduzione del calcolo contributivo da parte della Riforma Dini – quando sono passate oltre due settimane dalla forma di quella economica e ne mancano meno di tre dalla scadenza del mandato dell’Esecutivo. Ma c’è una parte dell’impegno, assunto con quasi mezzo milione di famiglie legate a donne ed uomini che ogni giorno affrontano onerose responsabilità e rischiano la propria incolumità per tutti i cittadini, per le Istituzioni e per il Paese, che può essere ancora mantenuto e, secondo noi, adempiere a questo impegno dovrebbe essere un imperativo assoluto anche perché su di esso si è basata l’intera gestione del tavolo contrattuale.

Signor Ministro: mentre le amministrazioni ed i comandi generali, insieme a NoiPA, si sono adoperati per essere pronti a dar corso all’emissione straordinaria per gli arretrati a febbraio ed al conseguente aggiornamento di marzo, ad oggi non risulta ancora terminato l’iter istituzionale a ciò propedeutico, in assenza del quale i soggetti sopra elencati non possono procedere ad erogare somme che, seppur molto distanti dalle aspettative, comunque, aiuterebbero nel mese dei conguagli. A mente delle tante problematiche che interessano i lavoratori in divisa, Le chiediamo di adoperarsi per agevolare il più possibile il completamento del cennato iter, allontanando così anche la possibilità che i diretti interessati, le rispettive famiglie e l’opinione pubblica nel suo complesso si convincano che le promesse fatte sul tavolo e poste a base della sua evidente forzatura siano state solo promesse vane. Con la più viva cordialità.

 




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