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Centrale termoelettrica in provincia di Taranto, ok al raddoppio Combustibile da rifiuti: Cisa di Massafra e Marcegaglia, investimento da cinquanta milioni di euro. Via libera dal Consiglio di Stato

sentenza 1

Di seguito, la nota pervenutaci dallo studio legale Pellegrini:
Via libera dal Consiglio di Stato al raddoppio della centrale termoelettrica alimentata a cdr in provincia di Taranto.
Con sentenza depositata questa mattina la Quinta Sezione del Consiglio di Stato (Pres. Saltelli, Est. Perotti), accogliendo le tesi della società Appia Energy, difesa dagli Avv.ti Pietro Quinto e Luigi Quinto, ha definitivamente annullato il provvedimento della Provincia di Taranto con il quale era stata revocata l’autorizzazione al raddoppio, riconoscendo la piena legittimità dell’iniziativa proposta e la sua conformità alla disciplina paesaggistica regionale.
Il progetto era stato presentato dalla società costituta tra il gruppo Marcegaglia e la Cisa di Massafra nel febbraio del 2012 e, a seguito del procedimento istruttorio, era stato autorizzato con determina del Dirigente del Settore Ecologia del settembre 2012.
A distanza di pochi giorni il provvedimento era però stato revocato sulla base di alcuni rilievi mossi dalla Regione Puglia che aveva richiesto l’acquisizione dell’attestazione di compatibilità paesaggistica da parte della Giunta Regionale.
Ciò sulla base di una presunta interferenza dell’intervento con aree sottoposte a tutela.
La società ha contestato davanti ai Giudici Amministrativi il provvedimento di revoca osservando come le evidenze ambientali rilevate dalla Regione Puglia fossero in realtà inesistenti in fatto.
Con la sentenza di oggi il Consiglio di Stato, condividendo integralmente le tesi difensiva, ha evidenziato come non vi siano contrasti tra il raddoppio proposto ed i vincoli di piano risultanti dalle perizie acquisite nel corso del processo. A tale conclusione il Giudice Amministrativo è pervenuto anche sulla base di una Consulenza Tecnica svolta, su incarico del Consiglio di Stato, dal Provveditorato delle Opere Pubbliche della Regione Basilicata dalla quale è emersa l’insussistenza del contrasto con l’area annessa al bosco e con il parco “Terra delle Gravine”, in quanto è stato verificato come i predetti vincoli rimangano esterni al perimetro dell’impianto.
L’intervento proposto, che secondo le intenzioni della società verrà realizzato in tempi brevissimi, prevede un investimento di oltre 50.000.000 di Euro ed il raddoppio della potenza elettrica da 10 a 20 MW.




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