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Taranto: dopo il sit-in di 24 ore “non è finita” Cittadini contro l'accordo Ilva

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Di seguito il comunicato diffuso dai membri del gruppo Help us:

Sono state 24 ore intense, con ampia partecipazione  dei cittadini tarantini.
Una fase iniziale di un percorso che ci auguriamo possa portarci verso una condivisione di azioni atte a realizzare un cambiamento radicale di una città voluta a forte vocazione industriale fin troppo martoriata dall’inquinamento.
Rabbia e delusione sono stati i sentimenti mostrati dai presenti alla manifestazione, per le mancate promesse di un governo che aveva come obiettivo, riportato tra l’altro nel famiģerato “CONTRATTO DI GOVERNO”, la chiusura delle fonti inquinanti della città.
Promesse ed obiettivi completamente stravolti dopo l’accordo con il colosso indiano dell’acciaio Mittal.
TARANTO È STATA TRADITA.
Una rabbia che si è comunque canalizzata in varie proposte che sono state avanzate durante le numerose assemblee tenute nelle 24 ore.
Azioni forti da parte dei cittadini e dimissioni di tutti gli eletti del M5S nella provincia di Taranto: queste  le richieste più numerose.
TARANTO può e deve proporre un’alternativa all’acciaio  sulla quale basare la propria economia.
Turismo e settore agro alimentare sono aspetti privilegiati già dalle favorevoli caratteristiche  del territorio che non devono essere sprecati.
Di certo questa non sarà la fine, è solo l’inizio della nostra lotta sempre più condivisa dai concittadini ma anche da altre realtà che si muovono alla difesa dei territori violentati in tutto il paese. Taranto, oggetto di interessi internazionali economici evidentemente forti ha suscitato anche l’attenzione  di comunità accademiche che saranno al nostro fianco in questa vicenda che ci vorrebbe sconfitti.
Chi pensava che ci saremmo arresi avrà modo di ricredersi.




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