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Ilva e Fincantieri: dopo i sequestri, il governo studia un decreto Lo dice il sottosegretario Lotti. A Taranto sequestrato senza facoltà d'uso l'altoforno 2 del siderurgico, si va verso lo stop totale. Ieri manifestazione in memoria di Alessandro Morricella

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Dopo il sequestro dell’altoforno 2 dell’Ilva di Taranto, il governo potrebbe dare luogo a un decreto. Ulteriormente motivata, secondo il sottosegretario Lotti, tale ipotesi, da un altro sequestro, risalente a ieri: quello di Monfalcone, a carico di Fincantieri. Ovvero: due colossi industriali, strategici per il Paese, non possono fermarsi, è il senso di quello che pensano dalle parti di palazzo Chigi. E con il sequestro dell’altoforno 2, l’azienda del siderurgico ritiene pressoché impossibile procedere alla produzione, mantenendo in funzione un solo altro altoforno (il 4).

Ieri a Taranto, rione Tamburi, manifestazione in ricordo di Alessandro Morricella, l’operaio 35enne di Martina Franca morto dopo essere stato investito da un getto incandescente di ghisa, all’altoforno 2 del siderurgico Ilva. Quello che poi è stato sequestrato.




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