Anni di irregolarità, dal falso all’indebito accumulo di danaro a fronte di un sostanziale nulla. Progetti di risanamento della città vecchia di Taranto, rimasti solo sulla carta e poco in concreto, se non vantaggi per gli indagati. Che sono ventotto (fra cui alcune società). Notificati, nei loro confronti, gli avvisi di conclusione delle indagini da parte del giudice Enrico Bruschi. Le accuse sono a vario titolo e i capi di accusa sono più di venti, per ipotesi di irregolarità gravi commesse per anni.